Dormitori della Caritas della diocesi di Albenga e Imperia chiusi, dove si rifugiano le persone bisognose?
L’emergenza emerge anche solo facendo un giro nei pronto soccorso e nei punti di primo intervento degli Ospedali di Albenga e di Pietra Ligure dove, non è raro, specie nelle serate di freddo intenso, imbattersi in persone che, più che una vera e propria patologia cercano un rifugio per non passare le notti all’ addiaccio. Se una volta infermieri e medici affidavano queste persone alla Caritas, con la chiusura dei dormitori è rimasto scoperto un servizio di assistenza che, ad oggi non è ancora stato colmato.
Spiega Pierpaolo Barnieri che fino a poco tempo fa era uno dei punti di riferimento della Caritas ad Albenga “Con il commissariamento della Caritas effettivamente è emersa una situazione particolarmente difficile dal punto di vista economico. Il dormitorio di Albenga in Piazzetta Fraudero è chiuso ormai da tempo ed oltre a questo ha chiuso anche la Casa della Carità di Imperia una struttura grande e bellissima, che, probabilmente aveva costi di gestione troppo elevati per essere sostenibile”.
Dove possono andare a dormire allora le persone in difficoltà? “A Savona c’è un dormitorio ancora aperto, oppure a Ventimiglia. Basta fare un giro la sera nei Pronto Soccorso per rendersi conto della situazione. Non più tardi di alcuni giorni fa ad Albenga erano state viste tre persone a dormire nella parte vicino ai bagni del punto di primo intervento di Albenga. Qualcuno tollera queste situazioni perchè dispiace per queste persone, altri invece le segnalano”afferma Barnieri. Tali strutture, però, sono spesso piene rimane una concreta difficoltà di accoglienza e sostegno e le richieste di aiuto continuano ad aumentare.
“Buona parte delle risorse oggi vengono rivolte al servizio migratorio che fagocita buona parte delle risorse comportando, necessariamente, una carenza per altri settori di sostegno” spiega Pierpaolo Barnieri.
La Diocesi di Albenga e Imperia, però ha dei progetti per il futuro “Grande impegno da parte del Vescovo Borghetti – continua Barnieri – e si sta cercando di fare il possibile per portare avanti bellissimi progetti con la Caritas, tra questi anche l’a riapertura del dormitorio di Albenga che potrà ospitare, speriamo dalle 8 alle 12 persone. Per portarlo a termine, però, ci vorranno ancora un paio di anni probabilmente”.
Nel frattempo rimangono persone in difficoltà che vivono vere e proprie emergenze abitative non sapendo come superare soprattutto le notti più fredde dell’inverno.