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Politica | 21 febbraio 2017, 07:58

Albenga, ieri consiglio comunale per la tutela dell'ospedale

Chiesto un incontro pubblico urgente al Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, l’Assessore alla Sanità Sonia Viale, al direttore di A.LI.SA Walter Locatelli e al Direttore generale dell’ASL2 Eugenio Porfido

Albenga, ieri consiglio comunale per la tutela dell'ospedale

Un consiglio comunale partecipato quello di ieri ad Albenga. Molti i cittadini che hanno voluto essere presenti e che hanno portato la loro voce attraverso la lettura di una lettera aperta letta dal consigliere Nucera.

L'obiettivo unitario quello della tutela dell'Ospedale di Albenga.

Volontà unanime (salva l'ipotesi avanzata dal consigliere Ciangherotti di Forza Italia di riunirsi un'altra seduta, da convocarsi in tempi brevissimi per stilare un documento accurato e preciso – il consigliere però ha votato favorevolmente l'Ordine del Giorno) di trasformare la mozione presentata dal PD in ordine del giorno, dando in questo modo ancora più forza ad un atto con il quale si è voluto chiedere un incontro pubblico urgente al Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, l’Assessore alla Sanità Sonia Viale, al direttore di A.LI.SA Walter Locatelli e al Direttore generale dell’ASL2 Eugenio Porfido al fine di acquisire risposte e chiarimenti in relazione al futuro dell’Ospedale S. Maria di Misericordia.

Attraverso tale incontro, si potrà fare luce sulla volontà della Regione e sul progetto sanità ligure, proprio per questo è stato ritenuto da tutti i consiglieri, di tutte le Forze dell'Ordine, fondamentale. Questo nonostante le diverse vedute e posizioni sul tema.

Se, infatti, la maggioranza pronuncia ampiamente le sue perplessità ed i suoi dubbi sul tema privatizzazione, pur volendo conoscere i dettagli del progetto per poterne valutare la possibilità, più possibilista la posizione di una parte della maggioranza e cioè dal gruppo misto rappresentato dal consigliere Massimo Nucera e da Forza Italia rappresentata da Eraldo Ciangherotti.

Ferma e chiara la posizione del sindaco Giorgio Cangiano “Sul tema Ospedale di Albenga vi sono responsabilità diffuse da parte dei vari schieramenti politici che nel corso degli anni si sono susseguiti in Regione, ma la Giunta Toti si è resa colpevole di averci oggettivamente preso in giro decidendo su tematiche così importanti del territorio senza minimamente condividere con esso i progetti”.

Esempio lampante come ricordato sia da Cangiano che dal Vicesindaco Riccardo Tomatis la vicenda GSL, il reparto di ortopedia protesica chiuso ad agosto con la promessa di una riapertura entro ottobre, promessa mai mantenuta.

Afferma il sindaco Cangiano: “Sul GSL mi vergogno per come sono state gestite le cose dalla Regione. Noi avevamo proposto una cosa molto semplice che non entrava nel merito dell'azienda in quanto tale; chiedevamo che l'attività fosse portata avanti fino alla nuova assegnazione e al subentro della nuova società privata. Ci presero per incompetenti e ci garantirono che entro settembre, massimo ottobre il reparto avrebbe riaperto. Oggi siamo ad una promessa, quella della riapertura a giugno, promessa che non sappiamo se sarà mantenuta e che comunque nel frattempo ha generato una fuga di pazienti oltre regione,un disservizio alla società e una difficoltà per i lavoratori”.

Questa vicenda ha fatto perdere la fiducia da parte degli amministratori ingauni nella giunta Regionale e nei suoi progetti sul tema sanità, afferma Cangiano: “Non ci fidiamo più delle promesse che arrivano da chi, senza spiegarci i progetti ci dice solo di stare tranquilli. Proprio per questo è necessario un incontro ed un incontro diverso da quello che c'è stato a Cairo, un incontro fatto di confronto e dialogo davanti e con tutta la popolazione. Il percorso di fiducia incondizionata non può più esserci”.

Diversa, come detto, la posizione di parte della minoranza. Tra questi Eraldo Ciangherotti che dopo aver lanciato una raccolta firme in salvaguardia dell'Ospedale ha avuto un confronto diretto con Toti rendicontato ieri in Consiglio Comunale “Come Forza Italia abbiamo lanciato la raccolta firme per attirare l'attenzione della Regione ed infatti siamo stati convocati oggi (ndr, ieri) dal Presidente Toti che è stato molto chiaro sull'Ospedale di Albenga: o chiude o viene potenziato grazie all'intervento dei privati”.

“Alla luce di questo riteniamo che non debbano chiudersi le porte alla privatizzazione, bensì capirne i modi. Se con il privato verranno mantenuti il Pronto Soccorso e tutti i reparti ad esso collegati e necessari allora dovremmo valutare tale possibilità” conclude Ciangherotti.

Nonostante le posizioni almeno in parte divergenti, il Consiglio Comunale ha comunque approvato all'unanimità l'Ordine del giorno con il quale si è chiesto un incontro pubblico con i soggetti interessati per discutere le sorti dell'Ospedale Santa Maria di Misericordia, ma con esso e strettamente legate anche le sorte da un lato delle Cliniche private che si occupavano di riabilitazione e che, oggi sono fortemente in crisi come la Clinica San Michele di Albenga e dall'altro anche le sorti dell'Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure che non potendo diventare “Ospedale Unico” con quello di Albenga rischia di perdere l'appoggio necessario per la qualifica di DEA di II livello.

Mara Cacace

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