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Attualità | 21 febbraio 2017, 17:51

Albisola Superiore: si sperimenta l'uso dei mastelli per la differenziata

Afferma il sindaco Orsi: "Ad Albisola non si era mai usata la mastella (invece) e per questo abbiamo deciso di sperimentarla nell'area più complicata della città (un test per essere rappresentativo deve farsi in condizioni di stress)"

Albisola Superiore: si sperimenta l'uso dei mastelli per la differenziata

Il Comune di Albisola Superiore sperimenta l'uso dei mastelli per la raccolta differenziata. Lo comunica il sindaco di Albisola Superiore Franco Orsi: "Come sapete la raccolta differenziata è un obbligo di legge e per favorire/costringere l'aumento del riciclo sono aumentati i costi di smaltimento in discarica, sono applicate sanzioni (ecotassa) ai comuni che non raggiungono i livelli prescritti e le frazioni raccolte hanno un costo di smaltimento (umido) o un corrispettivo di valorizzazione (carta e plastica) molto diverso a seconda della qualità della raccolta differenziata...".  

"Per spiegarmi meglio faccio un esempio: la plastica raccolta "pura" prevede un corrispettivo al ritiro di circa 300 euro a tonnellata, se contiene impurità (rifiuti estranei) il corrispettivo scende bruscamente fino ad azzerarsi. Molti ormai sono i Comuni anche in provincia di Savona che fanno la raccolta differenziata spinta (quando siamo partiti noi eravamo in 4 ora più di trenta) e che hanno abbandonato i vecchi cassonetti della raccolta c.d. stradale con la quale nessuno in Italia ha mai fatto di più del 35/40% e che produce frazioni non pure". 

"Ci sono diversi sistemi per fare bene la differenziata e ogni sistema ha pro e contro sia dal punto di vista della comodità, che del decoro o dei costi. Il sistema più gradito è quello realizzato in molti comuni di pianura o montagna caratterizzati da spazi ampi, unità abitative con pochi utenti (casette di un paio di piani) e sovrabbondanza di parcheggi. Ogni nucleo familiare ha una batteria di contenitori (umido, carta, plastica, vetro e indifferenziato) con una specifica chiave quasi sempre perennemente sulle pubbliche vie; il sistema responsabilizza l'utenza e consente i controlli (ogni famiglia ha il suo contenitore stradale e ne risponde del contenuto) ma si possono conferire i rifiuti quando si vuole e le batterie di contenitori si integrano bene con l'arredo urbano della città (mica sono i vecchi cassonetti) e non ci sono problemi di decoro. In alcuni comuni (specie in zone particolarmente ricche come in svizzera) i contenitori sono addirittura interrati e si vedono solo le bocchette di conferimento che si aprono con chiavi digitali, esiste anche un sistema (che è il TOP) che dai contenitori interrati consente la raccolta con un sistema pneumatico attraverso tubi che collegano i cassonetti interrati alla stazione ecologica".

Prosegue: "L'interramento di centinaia e centinaia di contenitori è molto costoso ed è pochissimo diffuso in Italia e lo si può vedere in realtà municipali a cinque stelle come Lugano, Saint Moritz o Vaduz... altro mondo rispetto al nostro dal punto di vista delle risorse economiche a disposizione! In aree fortemente urbanizzate come quelle della costa ligure o del centro di ogni città i contenitori di prossimità (così si chiamano le batterie di contenitori date ad ogni utenza o a piccolissimi gruppi di utenze) non sono proponibili salvo decidere di sopprimere tutti i parcheggi pubblici già carenti: guardate quanti appartamenti ci sono nel condominio in cui abitate e pensate cosa vorrebbe dire avere nella vostra via 5 contenitori (30x30) per ogni utenza. In molti casi si sono previsti contenitori condominiali (per alcune nostre vie ci sarebbe un po' di problema di spazio comunque), ma in questo caso (possibile anche ad Albisola) non si potrebbe controllare il singolo utente e l'intero condominio dovrebbe assumere la responsabilità della qualità dei materiali raccolti e pagare le multe se la qualità non è adeguata". 

"I sistemi più diffusi in arre urbanizzate sono quelli del porta a porta nei quali i rifiuti sono esposti in determinati orari e giorni in strada o in spazi condominiali facilmente accessibili dall'esterno (vale anche per Albisola ma in genere i condomini o non hanno cortili e locali o non vogliono i rifiuti nei propri spazi). In questo caso il costo del servizio (e quindi delle tasse pagate da ogni utenza) cambia in funzione del servizio stesso, più sono i giorni di raccolta più il costo sale, più sono costosi i kit forniti dal Comune più incidono sulla TARI. Dal 2020 la gestione della raccolta dei rifiuti sarà effettuata a livello sovracomunale con un'unica ditta e un unico sistema ed un unico costo standard e il Piano provinciale dei rifiuti (recentemente presentato) prevede per la raccolta dell'umido l'uso delle mastelle (piccoli contenitori con manico) che debbono essere esposte e ritirate. E' il sistema meno costoso di quelli porta a porta perché una mastella costa molto meno che un kit di sacchetti che tra l'altro sono rifiuto da smaltire pure quelli".  

Continua il primo cittadino Orsi: "I comuni dovranno adeguarsi al sistema di raccolta previsto nell'affidamento unico nell'ambito di gestione (il nostro va da Varazze a Finale con Savona città esclusa) e potranno concordare con la ditta a cui sarà affidato il servizio modifiche che dovranno essere "pagate" a parte e che finiranno in aggiunta (come costi) sulle bollette degli utenti del comune. Per esempio il piano provinciale prevede che lo spazzamento strade sia garantito (nella tariffa unitaria) 3 volte alla settimana ma quasi tutti i comuni di riviera "compreranno" e pagheranno il servizio per sette giorni o almeno per sei!".  

"Ad Albisola non si era mai usata la mastella (invece) e per questo abbiamo deciso di sperimentarla nell'area più complicata della città (un test per essere rappresentativo deve farsi in condizioni di stress). Probabilmente l'uso della mastella sarà lo standard nel 2020 (molto più vicino di quello che sembra) perché costa meno dei sacchetti e molti comuni lo ritengono sistema migliore dei sacchetti per il decoro urbano. La sperimentazione ci serve per vedere come funziona e condividere con i cittadini la posizione che dobbiamo avere rispetto al piano dei rifiuti sovracomunale... se richiediamo un servizio modificato (a pagamento più alto) o se ci adeguiamo agli altri comuni che hanno preferito la mastella al sacchetto". 

"Per questo nell'area in cui è stata decisa la sperimentazione da questa settimana non sarà più possibile usare i sacchetti per l'umido.. perché il test deve essere un test vero e quando chiederemo cosa pensano del sistema i cittadini che lo hanno fatto (nei kit è stata consegnato un apposito modulo) occorre che la risposta sia data con cognizione di causa e dopo aver provato il sistema. Quindi 400 utenti si sono visti un po' stravolgere il sistema di raccolta rifiuti, penalizzati? forse si o forse no....". 

"I 400 utenti sperimentando il sistema aiuteranno il Comune a decidere (per tutti) se usare la mastella oppure no se preferire una ventina di euro di più in bolletta ogni anno (la differenza tra sacchetto e mastella sarà più o meno questa) mantenendo i sacchetti o se esporre con la mastella. I 400 utenti si esprimeranno anche sul miglioramento o sul peggioramento del decoro e della pulizia con il nuovo contenitore che avranno provato. Quindi chi è nella sperimentazione se da una parte oggi si sente un po' una cavia e ha visto un po' complicata la propria vita (ogni cambiamento ce la complica un po') dall'altra parte è più protagonista delle scelte future perché concorrerà direttamente (e con cognizione di causa) a determinarle" conclude il sindaco Orsi. 

RG

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