Attualità - 16 febbraio 2017, 15:44

Gli studenti del Ferraris-Pancaldo di Savona premiati a Genova per un progetto su ambiente e salute

Il concorso, battezzato "Bellacoopia", è stato promosso da Legacoop Liguria e Coop Liguria, in collaborazione con UnipolSai, Coopselios, Cirfood, Centro Ligure Produttività

Dalla rilevazione del gas radon al rilancio dell’agricoltura, dalla creazione di nuovi prodotti alimentari da consumare a scuola a un progetto specifico contro gli sprechi alimentari prendendo spunto dalla nuova legge Gadda, ma senza dimenticare la multiculturalità e le nuove tecnologie. Non finiscono di stupire gli studenti delle scuole liguri che hanno partecipato al concorso Bellacoopia promosso da Legacoop Liguria e Coop Liguria, in collaborazione con altri importanti partner cooperativi (UnipolSai, Coopselios, Cirfood, Centro Ligure Produttività).

Della provincia di Savona è stato premiato oggi, presso la sede della Camera di Commercio di Genova, il progetto “RADON. AMBIENTE E SALUTE” dell'ISTITUTO FERRARIS PANCALDO - SAVONA CLASSE: 4F - CHIMICA.

L'idea di cooperativa si propone di attivare un servizio di rilevazione del gas radon, presente naturalmente nel sottosuolo, per valutare se la sua concentrazione possa essere pericolosa per la salute delle persone. Il gas radon, infatti, è una fonte radioattiva naturale ed è considerato la seconda causa di insorgenza di tumori dopo il fumo di sigaretta. Il servizio si rivolge ad aziende e privati, anche in vista dell’entrata in vigore di nuove disposizioni europee, nel 2018. La cooperativa intende anche promuovere azioni di informazione e sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza.

Nato per far conoscere ai ragazzi l’imprenditoria cooperativa, un modo diverso di fare impresa, che concilia competitività e responsabilità sociale, il concorso Bellacoopia era rivolto alle scuole secondarie di secondo grado della Liguria, invitandole a presentare un progetto imprenditoriale in forma cooperativa, da realizzare in classe, nell’ambito di un percorso didattico multidisciplinare, articolato in sei incontri e guidato da un tutor.

Il percorso, improntato alla logica dell’imparare facendo, prevedeva la redazione dell’atto costitutivo e dello statuto della cooperativa virtuale fondata dai ragazzi; l’elezione di un Consiglio di Amministrazione; l’assegnazione dei ruoli organizzativi, sulla base dell’analisi delle competenze di ciascuno; l’analisi dei bisogni e delle risorse dell’impresa cooperativa; un’indagine di mercato per rilevare la concorrenza già presente sul territorio; la stesura del piano economico e di quello di marketing e comunicazione. I ragazzi hanno anche modo di incontrare un esperto del settore in cui opera la loro cooperativa virtuale, per ricevere aiuto e consigli.

c.s.