Se è vero che il Viaggio nel Medioevo è, da anni, la manifestazione che più caratterizza Finale Ligure, è altresì vero che la popolazione e il tessuto commerciale del rione Borgo hanno forse accusato ancora di più la cessazione del Mercatino degli Antichi Mestieri, in quanto si trattava non di un evento da pochi giorni all’anno in estate, ma di un appuntamento mensile con cadenza regolare.
Recentemente il direttivo del Centro Storico del Finale ha spiegato a più riprese che la chiusura del mercatino non voleva certo essere vissuta come una ripicca per la mancata organizzazione del Viaggio nel Medioevo (sul quale, invece, sembrano riaprirsi spiragli positivi), ma che invece anche questo appuntamento mensile con le bancarelle nel Borgo stava accusando delle difficoltà oggettive di ordine burocratico.
Da lì la proposta presentata in consiglio comunale del gruppo Per Finale, rappresentato da Simona Simonetti: “La gestione della tassa sul suolo pubblico comunale deve essere gestita interamente dall’amministrazione o dalla Polizia Locale. Non c’è alcun motivo che lo faccia un’associazione privata, assumendosi una così grossa responsabilità. Ovviamente, però, dal momento che riteniamo che difficilmente tra gli amministratori o tra il personale comunale ci siano esperti di antiquariato, si potrebbe nominare una commissione organizzativa, che potrebbe ovviamente comprendere al suo interno il Centro Storico del Finale, che si curi della direzione artistica”.
Simonetti aggiunge: “Ovviamente si tratta di una proposta, ma questo punto all’ordine del giorno è aperto a qualsiasi modifica”. Questa dichiarazione attesta la buona volontà di Per Finale di capire le problematiche e venire incontro alle esigenze del CSF, ma l’idea viene comunque respinta dall’assessore al turismo Claudio Casanova: “Considerando negli anni ciò che è diventata Finalborgo grazie alle iniziative del Centro Storico del Finale, io vorrei salvaguardare nella loro forma non soltanto il Viaggio nel Medioevo e il Mercatino, ma tutti gli altri eventi che questa associazione porta avanti. So che il 3 febbraio c’è stata un’assemblea dei soci che ha aperto nuovi spiragli e, anche alla luce di questi sviluppi, io sarei intenzionato a ripristinare il mercatino così come si è sempre fatto negli ultimi 15 anni. Soprattutto, non intendo mettere in discussione le capacità del CSF”.
Precisa ancora Simona Simonetti: “Io non ho detto ‘il comune si faccia carico del mercatino’; io ho proposto una semplificazione basata su una divisione di ruoli, quello creativo e quello burocratico”.
La proposta, in realtà, non piace nemmeno all’associazione Centro Storico del Finale. Abbiamo contattato Giovanni Bolla, che è il responsabile del Mercatino all’interno del direttivo, che ci spiega: “Toglierci la riscossione del suolo pubblico ci impedirebbe di chiedere ai partecipanti quello che si chiama correttamente il plateatico, e ci tengo a precisare che di questa riscossione a noi rimane in tasca quasi nulla, ma è comunque un contributo che va a unirsi ad altri nella realizzazione di una manifestazione costosa come il Viaggio nel Medioevo. Toglierci questo significherebbe, di fatto, toglierci il mercatino, cioè una delle più antiche manifestazioni del Centro Storico del Finale, e questo mi addolora non poco. Ci tengo inoltre a precisare che Finalborgo non è certo un’anomalia: numerosi comuni, in Liguria e in generale in Italia, affidano la riscossione del suolo pubblico per questo genere di eventi ad associazioni o enti privati. E invito chi fosse interessato a verificare quanto pagano, in tanti altri paesi, gli espositori per mettere i loro banchi: le cifre finalesi sono bassissime rispetto alla media”.
Sempre in merito alle vicende del CSF un duro attacco al sindaco arriva da Nicola Viassolo (Finale Sempre): “Il sindaco Frascherelli ha dichiarato, in merito a questa annosa vicenda, che secondo lui il Centro Storico sarebbe vittima di esposti politici. Parli chiaro e faccia i nomi”.
Replica il sindaco, Ugo Frascherelli: “Non ho mai affermato niente del genere. Ho semplicemente detto che se sono state effettuate delle indagini sullo svolgimento delle attività del Centro Storico del Finale è perché evidentemente qualcuno ha presentato degli esposti. E ho aggiunto che non mi meraviglierei se questi fossero di natura politica: sarà forse un caso che, dopo decine d’anni di attività senza problemi da parte di questa associazione, essa venga attaccata proprio adesso che un elemento del suo direttivo è anche consigliere comunale? Ricordo anche che per legge gli atti delle indagini sono coperti dal segreto istruttorio, quindi non posso sapere i nomi di chi ha presentato l’esposto, ma ci tengo anche a far presente che quando le indagini saranno concluse leggerò il contenuto degli atti e i nomi di chi si è attivato in questo modo. E a quel punto sarà mia premura affiggere a mie spese dei manifesti sui muri della città, affinchè tutta Finale sappia che cosa è stato fatto e per quali scopi”.