Politica - 08 febbraio 2017, 17:45

Le opposizioni bocciano il “libro dei sogni” della maggioranza di Finale Ligure

Il Gruppo Misto: “Vendere l’ex-Roma a quei prezzi non è auspicabile”; Il Movimento 5 Stelle: “La maggioranza spera di finanziare progetti con alienazioni fino a oggi mai andate a buon fine”; Per Finale: “Un totale fallimento: ritardi nelle tempistiche e incapacità organizzativa”

Alle opposizioni di Finale Ligure non piace il piano triennale delle opere, approvato dalla maggioranza nella seduta del 07 febbraio 2017. Spiega Marinella Geremia, capogruppo del Gruppo Misto: “Esso non ha ottenuto il parere favorevole del gruppo misto, a causa di molte situazioni negative riscontrate nella lettura del piano.

Il piano, infatti, è fondato in parte sulle alienazioni di beni immobili del patrimonio comunale, tra la quale spicca la vendita dell’ex Albergo Roma nel centro storico di Borgo che secondo noi andrebbe valorizzato e rivalutato visto anche l’adiacenza con il teatro Aycardi; in più la cifra di vendita pari a circa due milioni di euro appare illusoria, perché non economicamente sostenibile, infatti in piena crisi edilizia e con la destinazione d’uso imposta di Residenza Turistico-Alberghiera, trovare un soggetto che investa cifre importanti nell’acquisto e nella ristrutturazione di una struttura similare è poco plausibile.

Quindi le cifre messe a bilancio non appaiono veritiere, minando la validità e la programmazione del piano stesso. In secondo luogo a nostro parere il piano vede stanziamenti importanti focalizzati su singole opere (per esempio piazza dell'Abbazia per 900mila euro), così come precedentemente già verificatosi nel precedente piano con lo stanziamento di 500mila euro su Porta Testa.

Conclude Marinella Geremia: “Sono cifre che noi avremmo spalmato di più sul territorio del finalese, lasciando quindi massima disponibilità per la manutenzione ordinaria di strade marciapiedi e opere affini”.

Sulla stessa linea del Gruppo Misto è anche Davide Badano, capogruppo del Movimento 5 Stelle, che in consiglio comunale afferma: “Il piano è bello, ma alla fine sembra soltanto un bel libro dei sogni, dal momento che si basa su alienazioni che fino a oggi non sono andate a compimento, per cui ipotizza di fare degli interventi con cifre che a bilancio non ci sono”.

All’interno del Gruppo Misto prende la parola anche Sergio Colombo, capogruppo di Finale Ligure Viva, che in consiglio dichiara: “La maggioranza annuncia trionfalmente che nessun altro paese nella nostra provincia ha aperto così tanti cantieri, così grandi e così importanti. Però gli altri paesi riescono a condurre un servizio di manutenzione regolare”.

Un duro attacco arriva anche da Simona Simonetti (Per Finale), che pubblicamente definisce questo piano: “Un totale fallimento, segno di una forte incapacità organizzativa”. Prosegue Simonetti: “Solo per voler fare qualche esempio: tra le opere in programma leggo la sostituzione dei serramenti delle scuole, già prevista nel 2014, la riqualificazione di piazza Abbazia, annunciata nel 2014, i lavori su via Santuario già presenti nel 2016, la passeggiata di Varigotti che già nel 2014 era prevista per il 2015… Vuol dire che sulla parte organizzativa questa amministrazione è clamorosamente indietro”.

Alberto Sgarlato