Il PUC di Albenga non rispetta le tendenza di crescita della città, ne' la sua natura e vocazione agricola. Queste le principali critiche portate allo strumento che delineerà, per almeno 15 anni, la struttura urbanistica della Città delle Torri.
Se da un lato, infatti secondo il PUC dal 2010 al 2023 la necessità abitativa sarebbe di circa 2500 nuove unità abitative, nella realtà dei fatti la reale necessità è solo del 10%, ed occorre evidenziare l' altissima presenza sul territorio di palazzine sfitte o ancora da terminare.
Nonostante questo il Puc prevede circa 180.000 metri quadrati di nuove cotruzioni (anche senza considerare Campolau dove erano previsti 30.000 metri, ma che grazie ad una osservazione è rimasta agricola).
Le nuove edificazioni saranno concentrate soprattutto in 4 o 5 zone ed in particolare la zona dove è previsto il maggiore sviluppo dal punto di vista abitativo sono i 70000 metri quadrati nella zona tra la ferrovia e il mare sulla sponda sinistra del Cent.
Nuove case anche a Pontelungo con 28.700 metri quadri di nuove costruzioni previste.
Trasformazioni e novità anche a Vadino dove nella zona di via don Lasagna sono previsti su 99.600 mq di terreno 18.500 metri quadrati di costruzioni. Qui anche la caserma Piave, sulla quale sono previsti 50000 metri quadrati di nuove case.
Contro tutto questo in prima linea i comitati territoriali. Spiega il Presidente Franco Stalla "Il consiglio comunale del 26 gennaio ha adottato il "vecchio" Puc, rigettando la maggior parte delle osservazioni presentata dai cittadini, dalle associazioni e dal nostro comitato. Se da una parte, bisogna esultare per la vittoria dei cittadini di Campolau, sostenuti dal Comitato Territoriale, dall'altra i numerosi dinieghi danno vita ad "un'irreale realtà urbanistica" voluta dalla classe politica albenganese."
L'attacco è all'amministrazione "Il nostro sindaco, come il Visconte Merardo di Italo Calvino, proclama la difesa del suolo (cit." Abbiamo dato ancora maggiore impulso alle aree agricole, vero polmone della nostra economia"),e nel frattempo da il via ad una colata di cemento!!!!"
Continua Stalla "Il coraggio per affrontare la crisi economica, anzi il cambiamento epocale, non risiede tra i banchi del nostro consiglio comunale. Albenga ha il diritto di avere uno strumento di programmazione urbanistica, che garantisca il futuro ai cittadini nel rispetto dell'ambiente e dell'economia esistente."
"In tal senso le proposte del Comitato Territoriale come stop al consumo di suolo fertile, politiche incentivanti per il recupero dell'edificato, rispetto delle attività economiche esistenti, infrastrutture modulate per le reali necessità (plessi scolastici e sportivi rete ferroviaria, fogne e depurazione) non trovano casa nel Puc appena adottato."spiega
Il PUC con le sue osservazioni e controdeduzioni ora passerà alla Conferenza di Servizi in Regione che avrà 90 giorni di tempo per valutarlo ed eventualmente apportare delle modifiche che dovranno ripassare poi al Comune.
Proprio in questo passaggio l'ultima speranza. Conclude infatti Stalla "Poniamo tutte le nostre speranze nella contadinella Pamela, ovvero la Regione Liguria, la quale possa ridare dignità al nostro territorio e ai suoi abitanti."
Allo stesso modo aveva fatto Marco Melgrati "Auspico che i funzionari regionali prima e la parte politica poi vogliano respingere questo PUC, consentendo alla città di Albenga di dotarsi di uno strumento snello, più in linea con le nuove tendenze dell’Urbanistica, che non penalizzi il comparto agricolo e soprattutto più vicino alle esigenze dei cittadini".

