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Politica | 26 gennaio 2017, 12:59

Alassio: consiglio al vetriolo, la minoranza chiede la revoca di tutte le deleghe del vicesindaco Monica Zioni

La mozione non passa, Zioni "E' tutta una campagna denigratoria nei miei confronti. Non ho arrecato danni economici all'Ente"

Alassio: consiglio al vetriolo, la minoranza chiede la revoca di tutte le deleghe del vicesindaco Monica Zioni

La vicenda dell'asilo nido "Piccolo Principe" di Alassio, già oggetto di dibattito ed accuse tra maggioranza e minoranza nella città del muretto, non ha mancato di rendere "infuocato" il Consiglio Comunale tenutosi questa mattina che ha visto la discussione della mozione di sfiducia, tramutata poi in corso d'opera e per motivi di forma in mozione per la revoca di tutte le deleghe del Vicesindaco Monica Zioni.

L'accusa portata avanti dalla minoranza ed in particolare dal consigliere Galtieri è stata quella di una cattiva gestione della vicenda Asilo comunale da parte del vicesindaco con conseguente spreco di denaro pubblico.

Spiega Galtieri "La vicenda riguardante l'asilo l'abbiamo affrontata in modo molto dettagliato, ma in particolare, oggi, vogliamo rilevare come questa vicenda abbia comportato dei costi per l'amministrazione e quindi per gli alassini, in particolari i costi che verranno sostenuti per la demolizione della sopraelevazione e quelli per le spese legali affrontate in questa vicenda"

Conclude "Proprio questa cattiva gestione ed incompetenza ci porta oggi a chiedere la revoca delle deleghe al vicesindaco Zioni"

Mozione votata dalla minoranza consiliare e che ha visto l'astensione da parte di alcuni esponenti del gruppo Agorà e, quindi non passata.

Sostegno invece nei confronti del Vicesindaco sopratutto da parte del sindaco Enzo Canepa che afferma "Riconfermiamo l'assoluta fiducia nei confronti della Zioni che lavora alacremente e non si risparmia per il bene pubblico. Come amministrazione abbiamo cercato in ogni modo di salvare il nido ma purtroppo non ci siamo riusciti"

Infuocata anche la replica alle accuse della diretta interessata "Quella che è stata svolta fino ad oggi è una vera e propria campagna denigratoria nei miei confronti portata avanti in particolare da Galtieri con comunicati a mezzo stampa e manifesti di fronte ai quali ho visto piangere mia figlia. Io non ho arrecato alcun danno economico all'Ente. In particolare per quel che concerne la demolizione specifico che non è un atto che ho voluto e per quel che riguarda le spese legali non mi risulta che sia stato chiesto un parere legale dispendioso così come da accuse ricevute".

La vicesindaco si riconferma dunque nel suo incarico e con le sue deleghe nonostante la mozione della minoranza

 

Mara Cacace

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