Vado come Taranto, unite nella lotta all'inquinamento. La storia della squadra di calcio del quartiere Tamburi a ridosso dell’ILVA di Taranto. Una generazione di calciatori scomparsa a causa dell'inquinamento Venerdì 27 gennaio alle ore 18: incontro con il giornalista e scrittore Fulvio Colucci (vincitore del premio "Ilaria Alpi '95") e presentazione del libro “ILVA football club” La squadra di calcio del quartiere più avvelenato d'Italia: il Tamburi di Taranto (Kurumuny editore)
Introducono Danilo Bruno e la giornalista Debora Geido. A cura dell'Agorà degli ecologisti e civici di Savona “Alexander Langer”, in collaborazione con la Rete savonese fermiamo il carbone
Un giornalista sportivo nato al quartiere Tamburi di Taranto, dopo il sequestro dell'Ilva da parte della magistratura per disastro ambientale, decide di riannodare i fili del passato. Sente di doverlo al padre, morto di cancro; a quella generazione di calciatori, scomparsa a causa dell'inquinamento, di cui aveva fatto parte negli anni '70 e '80; alla storia della sua città, stretta dalla crudele morsa dell'acciaio che le impedisce di costruire memoria e futuro. Col pretesto di cercare, con vana consapevolezza, la "maglia grigia" (indossata durante un torneo e che tanto ricordava il colore del siderurgico) si trasforma in un viaggiatore nel tempo. Si dipana così la vicenda di un Ulisse catapultato negli anni drammatici in cui il "colosso d'acciaio" era il totem fasullo di un tragico benessere; fino alla trasfigurazione della vicenda nel grande racconto collettivo di undici, anonimi, campioni.
Fulvio Colucci, giornalista e scrittore, lavora nella Gazzetta del Mezzogiorno. Nel 1995 ha vinto il premio “Ilaria Alpi”. Ha pubblicato “Invisibili. Vivere e morire all’Ilva di Taranto” (2011); “Liberté!” (2011); “La zattera” (2015).