Eventi - 26 gennaio 2017, 12:44

Savona, al via il ciclo di conferenze "Non altra felicità che di parole"

Omaggio a Camillo Sbarbaro a cinquant’anni dalla morte (1967-2017)

Cinquant’anni fa, all’ospedale San Paolo di Savona, si spegneva il poeta Camillo Sbarbaro, una delle più significative voci poetiche del Novecento italiano. Nato a Santa Margherita Ligure, il poeta visse a Savona gli anni dell’adolescenza e della prima giovinezza, frequentando le aule del Liceo Chiabrera, in una classe sui cui banchi sedevano anche Angelo Barile e Silvio Volta, entrambi poeti e protagonisti della vita politica savonese del dopoguerra.

La ricorrenza del cinquantenario sbarbariano sarà celebrata da una serie di iniziative che si stanno promuovendo in questi mesi in Liguria e che verranno realizzate nel corso del 2017 con la partecipazione degli enti locali coinvolti, della Fondazione Giorgio e Lilli Devoto nonché dell’Università di Genova.

Tra di esse, è prevista la realizzazione di un museo a Santa Margherita, l’organizzazione di un convegno scientifico e di una mostra a Spotorno dove verrà messo in scena, nel mese di luglio, lo spettacolo realizzato da I Coribanti del Liceo Chiabrera e intitolato Camillo e il Ciclope.

A ciò si aggiungeranno letture e presentazioni di iniziative editoriali dedicate a Sbarbaro, come la versione dei Trucioli del 1941, rimasta fino ad oggi inedita, nelle Edizioni San Marco dei Giustiniani.

Il ciclo di conferenze savonesi Non altra felicità che di parole, organizzato a cura del prof. Pier Luigi Ferro per il Liceo Chiabrera e col Patrocinio del Comune di Savona, aperto alla partecipazione della cittadinanza, inaugura dunque le iniziative di quest’anno sbarbariano che si annuncia ricco di eventi di grande interesse culturale.

Il primo dei tre incontri del ciclo savonese sarà venerdì 27 gennaio nella sala Rossa del Comune, alle ore 16, e avrà come tema un Ritratto di Sbarbaro del noto saggista genovese Giuseppe Marcenaro.

Ad esso seguiranno due incontri, sempre in Sala Rossa alle 16: il primo il 3 febbraio, con la partecipazione del prof. Stefano Verdino dell’Università di Genova e di Giuliana Rovetta, nota francesista genovese, che parleranno delle Lettere di Sbarbaro nonché della sua attività di traduzione dal francese. Il secondo il 24 febbraio, quando Adriano Sansa parlerà di Camillo Sbarbaro e Angelo Barile, insieme a Silvio Riolfo, alla cui iniziativa si deve la costituzione del Comitato scientifico che sta lavorando per coordinare le celebrazioni sbarbariane del 2017.

cs