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Solidarietà | 24 gennaio 2017, 11:30

Albenga, ottimo inizio per il progetto "Un cammino condiviso 2016"

Sono due le volontarie che hanno aderito al progetto: Selene Conti di Genova e Rawan Fousfos di Albenga

Albenga, ottimo inizio per il progetto "Un cammino condiviso 2016"

Il 10 Ottobre 2016 nell’Associazione SJAMo di Albenga è iniziato il Servizio Civile Nazionale. Due volontarie sono entrate a far parte del progetto “Un cammino condiviso 2016”.

"Il progetto è iniziato bene, racconta Claudio Leucci, che è il presidente e direttore dell’ente. Sono due ragazze, Selene Conti di Genova e Rawan Fousfos di Albenga, che si sono subito ambientate e sono entrate “in azione” nelle pratiche delle adozioni internazionali, soprattutto Selene, che è laureata in Servizio Sociale, quindi neo-assistente sociale che ha trovato molto interessante l’iter e le procedure adottive, gli incontri con le famiglie che sono in attesa o hanno già adottato, gli incontri regionali per le coppie aspiranti alle adozioni e altre iniziative. Rawan, invece, è coinvolta nella parte della cooperazione internazionale, ha già partecipato ad un workshop formativo sulla comunicazione e fundraising a Milano che ha trovato molto utile e istruttivo". 

Inoltre, entrambe le ragazze hanno conosciuto e stanno seguendo il progetto “Maria Pia”, di accoglienza di famiglie, bambini e adolescenti in difficoltà attraverso l’adozione e l’affido al quale si svolgono delle riunioni periodiche con l’Ufficio Politiche Sociali del Comune di Albenga e si organizzano diverse iniziative come: sensibilizzare la comunità, informare e formare le famiglie interessate all’accoglienza, adozione e sostegno familiare, sostenere le famiglie accoglienti nel processo d’integrazione nel loro nuovo contesto socio-familiare implementando gruppi di auto mutuo aiuto per le famiglie accoglienti.

"L’obiettivo principale, come spiega Claudio, è quello di diffondere i principi di cooperazione e di integrazione tra popolazioni con culture differenti, attraverso campagne di sensibilizzazione rivolte alla popolazione tutta e in particolare ai ragazzi, attraverso interventi nelle scuole di ogni ordine e grado su cui ci stiamo lavorando. Su questa base le volontarie potranno aumentare le proprie competenze relazionali e comunicative; inoltre, avranno la possibilità di acquisire conoscenze sul piano giuridico-legislativo, sul piano gestionale dei servizi al pubblico, sul piano delle relazioni interpersonali e con le istituzioni presenti sul territorio. Ciò permetterà loro di misurare le proprie abilità mettendole al servizio della Comunità, rispondendo ai bisogni del territorio e apprendendo ad essere promotrici di una filosofia di gestione dei conflitti basata sulla non violenza. E’ importante anche offrire alle nostre volontarie una preparazione di base che le consenta di relazionarsi positivamente e in maniera costruttiva con il futuro mondo del lavoro". 

c.s.

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