L'on Giacobbe risponde alla Bellanova "Ieri la viceministra Teresa Bellanova ha risposto in Commissione Attività Produttive all’interrogazione, a mia prima firma, sulle prospettive dell’occupazione nei territori di Vado e Quiliano e nel Savonese più in generale, in conseguenza della chiusura di gran parte delle attività di Tirreno Power: è stata l’occasione per ricapitolare i diversi passaggi di questa vicenda, sia per quanto riguarda il rapporto tra Governo e Azienda, sia per le opportunità che possono essere create con il riconoscimento dello stato di crisi industriale complessa alla nostra area."
Continua "L’azione del Mise, insieme all’iniziativa sindacale dei lavoratori, è stata fondamentale per spingere l’Azienda a ritirare i licenziamenti e ad utilizzare gli ammortizzatori sociali a disposizione, definendo “le linee generali di uno sviluppo non traumatico della vicenda”, anche nel quadro delle possibilità previste per l’area di crisi industriale complessa, e con un piano di gestione degli esuberi concordato con le organizzazioni sindacali."
"Il Ministero afferma che “diverse aziende avrebbero già manifestato un loro interessamento per le aree della centrale che verranno dismesse, anche se occorrerebbero uno o due anni per concludere accordi relativi ai nuovi insediamenti. - spiega - Questo conferma, da un lato, che è urgente che siano avviati tutti i passaggi e gli approfondimenti per rendere concrete le opportunità create dal riconoscimento di area di crisi industriale complessa: dall’altro la necessità che Tirreno Power risponda agli impegni che le competono, non solo nei confronti dei suoi dipendenti diretti, ma anche dell’insieme della attività che erano collegate alla Centrale."
"La risposta del Mise richiama anche, opportunamente, il rilievo strategico della aree interessate, per le infrastrutture da cui sono servite, specialmente in relazione alla piattaforma che si sta costruendo nel porto di Vado, e per la presenza di “imprese e centri di ricerca che rappresentano punte di eccellenza”continua la Giacobbe
"Sappiamo bene che ora devono fare la propria parte le istituzioni locali, ma soprattuto la Regione, per gli strumenti di cui può disporre, e il sistema delle imprese, locale e nazionale. E tuttavia è importante che il Ministero, come ha precisato l’on. Bellanova nella sua risposta, sia impegnato “a seguire l’evoluzione della vicenda, al fine di contribuire a sostenere il tessuto sociale ed economico del territorio in oggetto”.conclude