"Tornare indietro su un progetto condiviso e strategico come lo spostamento a monte del raddoppio ferroviario del ponente è sbagliato e anacronistico. Dopo una discussione durata parecchi anni, la Giunta regionale di centrosinistra aveva chiuso un accordo su quest’infrastruttura (ricordiamo la tragedia sfiorata a causa del deragliamento dell’intercity avvenuto proprio tre anni fa) e adesso non resta che trovare i finanziamenti necessari a realizzare un’opera importantissima, al pari del Terzo valico". E' quanto sottolineano i consiglieri regionali Luigi De Vincenzi, Raffaella Paita e Giovanni Barbagallo del Pd.
"Proprio sulla scorta della linea dei Giovi - aggiungono - si era pensato di realizzare il raddoppio del ponente a lotti, se non altro per rendere quest’opera irreversibile. D’altra parte la svolta per il Terzo Valico arrivò proprio con i ‘lotti costruttivi’ codificati dal governo in un accordo con la Corte dei Conti. Per il raddoppio del ponente bisogna fare lo stesso. Rimettere in discussione quest’opera sarebbe assurdo".
"Anche perché solo con lo spostamento a monte della ferrovia si eliminerebbero i passaggi a livello che creano non pochi problemi ai paesi della costa. Certo, si può istituire un comitato per discutere con i territori eventuali aggiornamenti del progetto ed è importante sviluppare bene i collegamenti e la logistica per far sì che il raddoppio sia a tutti gli affetti un’opportunità e non un problema, ma pensare di potenziare la linea a mare è un errore" concludono De Vincenzi, Paita e Barbagallo.