E’ partito l’ambizioso progetto di valorizzazione e promozione turistica in chiave outdoor delcomprensorio territoriale del pietrese, che unisce le amministrazioni comunali di PietraLigure, Borgio Verezzi, Tovo San Giacomo, Giustenice e Magliolo; con la definizione dellelinee guida per la pianificazione del progetto, i comuni del Pietrese e della Val Maremola hanno compiuto il primo importante ed atteso passo verso la nascita di un nuovo distrettoligure per le attività all’aria aperta.
Durante l’incontro tenutosi presso il comune di Pietra Ligure, gli amministratori dei paesicoinvolti hanno condiviso la necessità di mettere a sistema progettualità e risorse e dicollaborare fattivamente per costruire un piano strategico che possa portare in breve tempoalla definizione di un progetto inclusivo e concretamente realizzabile; è stato definito ilcronoprogramma dei lavori con l’obiettivo iniziale di arrivare in breve tempo ad una primaricognizione ed individuazione della rete sentieristica oggi attiva nel comprensorio ed alcoinvolgimento dei soggetti privati, associazioni e categorie operanti sul territorio.
L’ufficio turismo e Iat del comune di Pietra Ligure si occuperà di coordinare le fasi diattuazione del progetto. “Natura, paesaggi, panorami, storia, cultura, enogastronomia: sono davvero molti - spieganoi sindaci Dario Valeriani (Pietra Ligure), Renato Dacquino (Borgio Verezzi), AlessandroOddo (Tovo San Giacomo), Mauro Boetto (Giustenice), Enrico Lanfranco (Magliolo) - i fattoriche, seppur con le loro differenti peculiarità, uniscono i territori dei comuni costieri a quellidell’entroterra; i confini territoriali tra un paese e l’altro non hanno alcuna importanza perchi si trova a viaggiare alla scoperta dei nostri meravigliosi luoghi ed è per questo che incampo turistico, per essere maggiormente competitivi ed appetibili, dobbiamo ragionare intermini comprensoriali”.
“Che il ‘turismo outdoor’ rappresenti anche per il nostro territorio un’occasione di sviluppo ecrescita - proseguono - è un concetto ormai ampiamente consolidato, ma dobbiamo passaredalle parole ai fatti, partendo dalla creazioni di un sistema efficiente. Molte associazioni sisono già da tempo attivate per diffondere la cultura dell’outdoor nel nostro comprensorio, inparticolare con la pulizia dei sentieri, e queste ultime devono poter lavorare sapendo diessere supportate dalle istituzioni; fino ad oggi è mancato un coordinamento tra le iniziativeintraprese dai singoli enti locali e dalle realtà private operanti nel settore, un vuoto che ciproponiamo di colmare”. “Dobbiamo tutti insieme realizzare un progetto innovativo - continuano - creare una fortesinergia tra pubblico e privato, interrogarci su quali azioni intraprendere per sviluppare almeglio il progetto che verrà delineato, condividerne gli obiettivi nel rispetto delle diverseesigenze, della natura e dell’ambiente, adoperarsi per l’individuazione di bandi perl’ottenimento di finanziamenti pubblici e privati, adottare strategie di marketing condivise,lavorare per estendere la collaborazione con le realtà a noi limitrofe”.
“Il progetto - concludono i sindaci - deve essere costruito passo dopo passo, con azioni attentamente ponderate e con il coinvolgimento di tutti, ciascuno con il proprio ruolo e leproprie competenze, senza fretta e con la consapevolezza che i risultati non sarannoimmediati ma arriveranno solo con il tempo; oggi siamo agli inizi di questo entusiasmantepercorso condiviso, la strada, o meglio, il ‘sentiero’ è ancora lungo, ma tutti coloro che hannoa cuore questo splendido territorio hanno il dovere di iniziare a percorrerlo, e di percorrerloinsieme”.