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Attualità | 12 gennaio 2017, 10:45

Tovo San Giacomo inaugura la nuova scuola dell’infanzia

Trend demografico in crescita e strutture moderne ed efficienti per il Comune della Val Maremola

Tovo San Giacomo inaugura la nuova scuola dell’infanzia

Sabato 21 gennaio 2017, alle ore 11, si terrà la cerimonia di inaugurazione della nuova Scuola dell'Infanzia in via GB Accame 23 a Tovo San Giacomo.

Ci racconta il sindaco, Alessandro Oddo: “La scuola è nata su un progetto finanziato dal Comune, dalla Regione e dal governo con il decreto mutui BEI (Banca Europei Investimenti). Sorge accanto alla palestra comunale e alle elementari, andando così a formare un nuovo plesso scolastico”.

Non possiamo fare a meno di constatare che, per un paese dell’entroterra, una crescita demografica di questo tipo è un fenomeno davvero notevole, oltre che in netta controtendenza rispetto agli standard attuali.

In merito, ci spiega il sindaco: “Si tenga presente che, anche se faremo l’inaugurazione il 21 gennaio, già da settembre la scuola dell’infanzia è aperta e conta 58 bambini in due sezioni. Oltre a esse, stiamo lavorando a una sezione primavera (dai due ai tre anni), che dovrebbe essere aperta già dall’anno scolastico 2017-2018, ma questo dipenderà dall’ispettorato generale studi”.

Aggiunge ancora il sindaco Oddo: “Siamo di fronte a una struttura importante, dotata di mensa e cucina, allestita durante festività natalizie e che da lunedì prossimo inizierà già a somministrare pasti caldi”.

La nuova scuola dell’infanzia sostituisce vecchio asilo in piazza Umberto I, accanto al Comune. A questo punto è doveroso chiedere al sindaco che ne sarà della vecchia sede: “Si tratta di un bellissimo palazzo dell’800, di pregio, con facciata affrescata e soffitto a cassettoni, ma al tempo stesso con tutti gli accorgimenti per l’abbattimento delle barriere architettoniche e con una scala antincendio. Ne nasce quindi una riflessione dell’amministrazione: esso non era più idoneo per gli standard attuali della scuola dell’infanzia, ma l’obiettivo è quello di mantenere la funzione civica della struttura. Nei prossimi anni si attiverà l’Unione Comuni Val Maremola e parte di questi spazi potrebbero essere adibiti a uffici o in alternativa potrebbero anche essere assegnati alla biblioteca civica o all’archivio storico. Sono talmente tante le ipotesi al vaglio che in realtà è ancora prematuro parlarne”.

Alberto Sgarlato

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