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Attualità | 12 gennaio 2017, 14:42

Tariffe mense e pasto da casa, mamme sul piede di guerra: "Pranzo al sacco anche per i bambini del tempo pieno, ponderare gli aumenti"

Fa discutere la circolare firmata dall’assessore Bellingeri, sul consumo dei pasti portati da casa: il documento prevede che i presidi possono accogliere la richiesta da parte dei genitori di far portare ai figli il pasto da casa solo per chi segue il tempo modulo

Tariffe mense e pasto da casa, mamme sul piede di guerra: "Pranzo al sacco anche per i bambini del tempo pieno, ponderare gli aumenti"

Mamme sul piede di guerra per la polemica sulle tariffe delle mense e sul tema del pasto da casa. Infatti fa particolarmente discutere la circolare firmata dall’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Savona, Cristina Bellingeri sul consumo dei pasti portati da casa a scuola: il documento prevede infatti che i presidi possono accogliere la richiesta da parte dei genitori di far portare ai figli il pasto da casa solo per chi segue il “tempo modulo” (con uno o due rientri alla settimana), invece resta vietato per i bambini del tempo pieno che devono usufruire del servizio mensa. 

Questa differenza di trattamento tra il tempo modulo e il tempo pieno però non piace alle mamme che contestano l’aumento del servizio mensa (tempo pieno) che porterebbe le famiglie a spendere circa 30 euro a settimana per bambino. Per i genitori dei bambini iscritti a tempo pieno, usufruire "per forza" del servizio mensa, è “una costrizione” e in particolare una “condizione imposta dall’amministrazione che non tutela le famiglie già in difficoltà economica”. 

La bagarre era scoppiata nel corso del consiglio comunale del 22 dicembre, durante il quale le due mozioni presentate dal Movimento 5 Stelle e dal Partito Democratico sulla questione dell’aumento delle tariffe degli asili nido e delle mense erano state bocciate (eggi qui). In compenso, le mamme avevano ottenuto un posticipo per gli aumenti: l’assessore al Bilancio, Silvano Montaldo aveva proposto di rinviare gli aumenti delle tariffe degli asili, non dal primo gennaio, ma a partire da settembre, e di applicare la riduzione del 25% per la mensa scolastica dal secondo figlio in poi.

Si attendono nuove azioni di lotta da parte del gruppo delle mamme e dei genitori che avevano pensato ad un eventuale ricorso al TAR.

Debora Geido

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