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Attualità | 11 gennaio 2017, 09:00

Briglia rotta ad Ortovero, aziende e famiglie senza acqua irrigua, Delfino: "Economia del nostro paese a rischio"

l problema principale pare riguardare una briglia dell'acqua irrigua danneggiata in maniera irreparabile dall'alluvione e il cui intervento di ricostruzione e ripristino comporterebbe una spesa di circa 6/700 mila euro

Briglia rotta ad Ortovero, aziende e famiglie senza acqua irrigua, Delfino: "Economia del nostro paese a rischio"

La notte del 24 novembre è impossibile da dimenticare per molti cittadini di Ortovero, in primis per il primo cittadino Andrea Delfino che quella notte ha monitorato attimo dopo attimo il livello del torrente e la situazione del suo territorio e, dal giorno dopo, ha iniziato ad intervenire, spesso anche in prima persona, per affrontare le emergenze.

Circa 200 mila euro spesi in somma urgenza per tutti quegli interventi necessari per ripristinare nel più breve tempo possibile i servizi fondamentali ai cittadini.

Purtroppo, oltre alle emergenze, vi sarebbero anche altri interventi indispensabili per la vita stessa del comune di Ortovero, ma che un piccolo comune non può affrontare con le proprie risorse.

Spiega il sindaco: “Abbiamo compilato le schede dei danni e le abbiamo inviate, ora speriamo che lo Stato, la Regione e gli Enti Preposti possano fare qualcosa al più presto per aiutarci e per stanziare dei fondi anche per noi”.

“Sicuramente altri comuni hanno subito grossi danni, pensiamo alla Val Bormida e a Cisano sul Neva ed è giusto che siano una priorità, ma non bisogna dimenticare Ortovero” spiega ancora Andrea Delfino.

Il problema principale pare riguardare una briglia dell'acqua irrigua danneggiata in maniera irreparabile dall'alluvione e il cui intervento di ricostruzione e ripristino comporterebbe una spesa di circa 6/700 mila euro. “Ci sono delle piccole aziende e delle famiglie che in questo momento non hanno l'acqua irrigua per la rottura di quella briglia. Questo rischia – continua Delfino – di mettere in ginocchio l'intera economia di Ortovero dove l'agricoltura è ancora una delle attività più praticate e fonte di sostentamento per diverse famiglie, anche se non più come alcuni anni fa quando le aziende erano molte di più e tutti si dedicavano all'attività di contadino”.

Se l'emergenza adesso, nel periodo invernale, si fa sentire, ma comporta effetti non devastanti la preoccupazione per i residenti è quella della primavera quando molte aziende avrebbero puntato sulla coltivazione di alcune delle eccellenze ingaune come la zucchina trombetta. “Adesso oltre alle vigne ci sono molte coltivazioni di piante aromatiche – spiega Delfino – ma in primavera solitamente si coltivava la zucchina trombetta o altri ortaggi che necessitano acqua. Se non riusciremo a trovare una soluzione per il problema generato dalla Briglia rotta si rischia oggettivamente che l'economia di Ortovero subisca serie ripercussioni. Per questo – conclude – spero che chi di dovere riesca a stanziare dei fondi anche per questa emergenza”.

Mara Cacace

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