Alassio: Agorà in difesa di Aicardi e Parodi, "Le accuse dell'amministrazione travisano la realtà dei fatti"

Ancora accesa la discussione sull'Asilo Nido di Alassio ad intervenire il gruppo Agorà "In questi giorni ha assistito in silenzio alla vicenda legata all'asilo nido perché reputa che le decisioni politiche amministrative vadano affrontate in consiglio comunale dando risposte chiare e trasparenti a tutti gli alassini."

Si continua "In questi giorni però i componenti del gruppo Agorà sono stati più volte tirati in ballo dai comunicati stampa della lista civica Canepa con accuse e travisando la realtà degli accadimenti."

Alla luce di ciò precisano "Ci teniamo a precisare che Gianni Aicardi ex Sindaco reggente del Comune di Alassio è stato assolto con formula piena per la vicenda Asilo Nido, pertanto è fuori luogo da parte del Vice Sindaco  Zioni attribuirgli colpe o responsabilità."

Ecco la ricostruzione fornita dal gruppo :

- Invernizzi nel Consiglio Comunale del 29/12/16 firmava la richiesta di sfiducia al Vice Sindaco Zioni senza confrontarsi con i componenti del gruppo Agorà.

- Successivamente a seguito di chiarimenti all'interno del gruppo Agorà è stato deciso di soprassedere sulla richiesta di sfiducia, rimandato la valutazione del punto nel merito al Consiglio Comunale firmandone la convocazione.

"In ultimo ci è apparso eccessivo l'accanimento nei confronti dell'Avv. Parodi ex consigliere comunale e meritevole di rispetto, colpevole solo di aver osato formulare domande legittime e come recita il proverbio " domandare è lecito rispondere è cortesia " in questo caso rispondere  visto la posizione pubblica ricoperta dal Vice Sindaco un dovere."

Concludono "La mancata convocazione del consiglio Comunale è l'ennesima riprova dell'imparzialità del forse illegittimo Presidente del Consiglio Comunale Patrizia Nattero. Questa citazione racchiude il pensiero del gruppo Agorà sulla vicenda, "Colui che incolpa gli altri delle proprie disgrazie è un ignorante: colui che incolpa sé stesso comincia a migliorare; il galantuomo non incolpa né sé né gli altri, ma pensa a rimediarvi."(Cesare Cantù).