Benché sia ormai quasi completamente pronta, la nuova stazione andorese presenta varie pecche e una tra queste, a detta dei pendolari, riguarda l'impossibilità di restare ad aspettare il treno in un luogo riparato e riscaldato, restando esposti alle intemperie sotto ad una pensilina praticamente inutile.
All’inaugurazione hanno partecipato tutte le principali autorità della Regione, dello Stato e delle ferrovie italiane e tutti hanno parlato nei discorsi ufficiali della cerimonia e nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa delle opere svolte per realizzare la nuova tratta e soprattutto delle nuove stazioni ferroviarie e dei benefici economici che queste opere dovrebbero portare alle province di Savona e Imperia.
Però le voci dei pendolari, degli anziani e degli studenti che ogni giorno si recano sul posto di lavoro, a scuola o a trovare parenti e amici e devono servirsi della nuova stazione, la bollano come lontana dal centro urbano, dotata di una sola biglietteria e soprattutto priva di una sala d'aspetto comoda e riscaldata dove poter accogliere i passeggeri.
"La vecchia stazione che ha ceduto il posto alla nuova la si ricorda con una punta di malinconia". Nostalgia di una stazione, non in quanto tale, ma evocatrice di ricordi di un passato che non esiste più, che nel corso degli anni ha visto transitare migliaia di turisti, pendolari e passeggeri occasionali.
I maggiori timori comunque riguardano i collegamenti con il centro cittadino e le zone turistiche, però la preoccupazione più grande è quella degli anziani; infatti non ci sono più le biglietterie tradizionali dove c'era un addetto con cui si poteva parlare e chiedere delle informazioni, ma solo delle impersonali macchinette che non tutti sono capaci di usare.
Nota positiva è rappresentata da treni più veloci sulla tratta e fine agli stop, della durata anche di un quarto d'ora nelle stazioni, a causa del binario unico. Però il pensiero ritorna sui binari dismessi che fiancheggiavano una delle coste più belle del nostro paese, percorsi per anni e poi di colpo abbandonati, un po' come i pensieri dei pendolari, degli studenti e degli anziani che attraversavano i vetri delle carrozze durante il piacevole tragitto su questa tratta contornata di paesaggi mirabili. Un panorama che non sfuggiva nemmeno agli occhi dei passeggeri più assorti.