/ Economia

Economia | 05 gennaio 2017, 11:00

Si sposta il mercato del pesce di Genova: ne beneficerà Savona?

Le aree di Ca’ de Pitta, in Val Bisagno, sono congestionate come traffico e hanno scarse aree di manovra per gli automezzi

Si sposta il mercato del pesce di Genova: ne beneficerà Savona?

Sarà dunque la città di Savona la grande vincitrice nel confronto con il mercato del pesce di Genova? A quanto dicono gli operatori del settore, sì. E a determinare questa vittoria sarà la decisione comunale di trasferire il mercato ittico genovese.

Commentano unanimi i grossisti: “Da sempre Savona è il nostro principale concorrente. E con la nuova sede sappiamo già che molti clienti si sposteranno in quella direzione”.

Ci sono infatti diversi motivi di preoccupazione legati a questa così importante trasformazione dell’economia genovese. Il primo è legato al traffico: quell’area della Val Bisagno è infatti costantemente paralizzata da code, fin dalle prime luci dell’alba; il secondo riguarda gli spazi: secondo gli operatori, infatti, non sarà facile tracciare delle aree che consentano agili manovre dei camion, considerando la mole di trasporto gommato da e verso l’estero di cui è oggetto il pescato genovese. Infine, secondo i gestori dei banchi, la retta richiesta dal Comune per i nuovi spazi è eccessiva: si parla di 900 euro al metro quadro annui. “Mediamente cinque volte più alta che in altri mercati”, dichiarano i venditori.

Ma ricostruiamo la vicenda dall’inizio: a partire dal 23 gennaio il mercato del pesce di Genova si trasferirà in via definitiva presso la nuova piastra logistica di Ca’ de Pitta, in Val Bisagno, dove una volta si trovava lo storico macello cittadino. La decisione è scaturita dall’esigenza di chiudere il mercato ittico di piazza Cavour per motivi di sicurezza. Le trattative tra il Comune e gli operatori del settore ittico si sono protratte da luglio fino a oggi, ma alla fine – e faticosamente – è stato trovato un accordo tra l’amministrazione comunale e almeno nove degli 11 esercenti genovesi del settore: uno dei restanti due ha dichiarato la propria volontà di non volersi trasferire in Val Bisagno, mentre un altro nel frattempo ha chiuso. Inizialmente si era detto che la data del trasferimento del mercato ittico sarebbe stata il 9 gennaio, mentre la notizia definitiva conferma il 23. In merito a questa differenza di pochi giorni il comune fa sapere che non si tratta di un ritardo tecnico ma di una decisione scaturita dalla volontà di concedersi le tempistiche necessarie a effettuare un trasferimento graduale e il più possibile “indolore” delle varie attività di vendita.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di SavonaNews.it su WhatsApp ISCRIVITI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium