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Economia | 05 gennaio 2017, 08:30

Finite le feste, iniziano i saldi: il parere dei commercianti del Ponente Savonese

Il clima mite e l’ottima offerta di manifestazioni hanno fatto buon gioco dopo Natale e il bilancio è mediamente positivo. Ma non entusiasmante: i portafogli dei turisti si fanno sempre più stretti

Finite le feste, iniziano i saldi: il parere dei commercianti del Ponente Savonese

A livello commerciale, si sa, le feste finiscono quando iniziano i saldi. E quest’anno il periodo delle “offertissime” arriva prima dell’Epifania, a partire dal 5 gennaio. Ormai la tendenza ad anticipare i saldi è diventata inarrestabile: negli anni scorsi è successo che venissero persino avviati già dal 3. Ma che ne pensano i commercianti del Ponente Ligure? Quanto sono state proficue le festività natalizie appena concluse? E più in generale, il 2016 è stato un anno ricco o povero? Di tutto questo abbiamo parlato con alcuni esercenti da Loano a Spotorno.

Partendo da Loano, Daniela Leali, titolare della gelateria Rino e presidente dell’Ascom, dichiara: “Direi molto positivo. Tempo bellissimo e grande partecipazione di pubblico. I pubblici esercizi hanno lavorato, soprattutto per quanto riguarda la ristorazione, mentre il bilancio per l’abbigliamento sarà opportuno farlo dopo i saldi. Comunque rispetto agli ultimi anni, che sono stati davvero pesanti, il 2016 è stato un bell’anno per Loano. La gente ha più paura a spostarsi per visitare le grandi città estere, a causa di tutto quello che sta succedendo nel mondo, e quindi venendo da noi riscopre una bella cittadina, ben tenuta, pulita e ricca di manifestazioni. E poi abbiamo un turismo affezionato: mentre sento che in paesi limitrofi molta gente sta già ripartendo, qui invece sono ancora in tanti a rimanere per qualche giorno in più”.

Loredana Icardo è la titolare di Lollipop, un negozio che oltre ad avere una posizione privilegiatissima nel cuore di Loano, vende articoli che si prestano molto per un regalo natalizio: CD, DVD, videogiochi, t-shirt, calendari e altri gadget a carattere musicale. Sul Natale appena concluso ci dice: “Moltissime persone presenti in Riviera, Loano era affollatissima. A livello commerciale però non è stato esaltante. La gente spende meno. Confrontandomi anche con gli altri commercianti nei loro negozi ho raccolto commenti delusi. Gli unici che lavorano sempre bene sono panettieri, pizze al taglio, qualche gelateria. E poi la gente passava per il budello senza sacchetti in mano, sintomo di pochi fondi disponibili per lo shopping. Lavorano ancora discretamente i locali pubblici, perché la gente deve pur mangiare. Di certo ho lavorato di più con i clienti affezionati locali che con i turisti. In generale il bilancio del 2016 è negativo: un 30% in meno sicuro rispetto all’anno precedente. Prima del Natale ero più ben disposta, a novembre pensavo che sarebbe stato un bel Natale, ma con l’arrivo dei turisti mi sono ricreduta perché chi arriva dalla città non mi ha offerto una prospettiva positiva. Cerchiamo di essere ottimisti sempre, anche se è dura. E poi nel mio settore la cosiddetta musica liquida ha ucciso il mercato discografico. I giovanissimi non sanno neanche più che cosa sia un CD o uno stereo, sentono qualcosa dal telefono. Per fortuna tra i più nostalgici c’è un bel ritorno al vinile, ma non basta a far quadrare i conti”.

Esprime soddisfazione per l’ottimo operato del suo comune Renata Gibbone, dell’associazione “Facciamo Centro” di Pietra Ligure: “Non ci possiamo lamentare: c’è stato un bell’afflusso di gente. Ormai inizia sempre tutto dopo il Natale, che si trascorre a casa. I turisti iniziano ad arrivare attorno al 27 e ce ne sono ancora molti. Ci sono state delle belle manifestazioni e capodanno è stato un successo. Pietra Ligure è premiata per gli ottimi eventi che ha saputo organizzare. Per quanto riguarda il 2016 non si può dire che sia tutto rose e fiori: bisogna impegnarsi sempre di più, stiamo concentrando tutte le nostre energie per portare gente a Pietra Ligure. Come Facciamo Centro stiamo lavorando proprio per favorire al massimo il turismo, collaborando tutti insieme: commercianti, albergatori, bagni marini, amministrazione comunale”.

Commenta invece Maura Firpo di Gala Calzature a Finale Ligure: “Il trend è stato quello degli scorsi anni. Tutto si muove solo negli ultimi giorni, il 22, 23 e 24. Anche perché le tredicesime quest’anno nessuno le ha prese prima del 20 e purtroppo diventa sempre più difficile farsi quadrare i conti. Poi però per fortuna il mese si è aggiustato proprio negli ultimi giorni, grazie al fatto che sono arrivati tantissimi turisti da Natale a Capodanno. Comunque ha certamente influito il fatto che abbiamo avviato subito dopo Natale una promozione pre-saldo, perché oggi se vuoi lavorare devi fare così. I saldi troppo ravvicinati al Natale hanno ucciso il commercio natalizio perché la gente aspetta un po’ di più pur di risparmiare, e capisco le loro ragioni. Ormai succede lo stesso anche in estate, certi articoli arrivano in negozio e vanno direttamente nei saldi di luglio. Il mercato è cambiato anche tanto per le vendite on line. Sull’annata in generale posso dire che io mantengo sempre ma è difficile tracciare un bilancio generico del 2016 che vada bene per tutti, ognuno fa storia a sé. Quest’estate però il tempo ha aiutato tanto tutti. La nostra provincia è enormemente legata al clima, e per l’articolo che tratto io, cioè le scarpe, questo è particolarmente vero. Il peggio si è visto a ottobre e novembre, mesi fermi perché c’è poco turismo”.

Per Massimiliano Semenza, presidente dell’associazione commercianti di Spotorno e titolare della gelateria Sagapò, il bilancio è globalmente soddisfacente: “Diciamo che è stata abbastanza buona, certo, abbiamo avuto poca gente a Natale ma abbiamo assistito a un vero e proprio boom al weekend di S. Silvestro e stiamo ancora tenendo bene a livello di presenze. In generale il 2016 è stato un anno problematico perché c’è stata poca primavera, la stagione è partita veramente bene soltanto dal 10 di luglio e a settembre, quando ha fatto bel tempo, sono ricominciate le scuole. Per il 2017 è prematuro tracciare un bilancio perché come territorio siamo molto legati al tempo, ma posso dire che siamo partiti bene: per ora fa bello e la gente c’è. Dipende molto dal clima dei vari weekend”.

Alberto Sgarlato

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