Politica - 05 gennaio 2017, 13:05

Alluvione, mancati finanziamenti a Cisano sul Neva. Vaccarezza: "Nulla di vero ha detto il sindaco Niero"

Aggiunge il consigliere regionale: "O è incapace di fare l’amministratore pubblico, oppure è talmente legato alla sua tessera di fregarsene dei suoi cittadini e farsi usare dal PD per coprire mancanze che sente ancora sue”

Cisano sul Neva territorio abbandonato dalla Regione Liguria in seguito all'alluvione dello scorso 24 novembre? Le accuse del sindaco Niero sono state chiare: nessun sopralluogo da parte di consiglieri o assessori regionali sul territorio cisanese.

Dopo la risposta di Stefano Mai arrivano oggi i chiarimenti da parte del consigliere regionale Angelo Vaccarezza, chiamato in causa per essere andato a fare sopralluoghi a Bardineto, Calizzano, Murialdo e altre località, ma non a Cisano.

Spiega Vaccarezza, dopo aver chiarito di essere andato a vedere il ponte di Martinetto, seppur senza avvertire il sindaco, ma prendendo visione del territorio: “Nulla di vero ha detto Niero e non capisco il perché. O è incapace di fare l’amministratore pubblico e quindi è talmente ignorante dal punto di vista amministrativo da pensare che quel che dice sia vero oppure è talmente legato alla sua tessera di fregarsene dei suoi cittadini e farsi usare dal PD per coprire mancanze che sente ancora sue”.

Ma cosa è successo esattamente in quei giorni e fino ad oggi, Vaccarezza ricostruisce cronologicamente l’accaduto: "Il 24 novembre c’è stata l’alluvione, il 25 di novembre la riunione in Prefettura con Toti, Giampegrone il capo della Protezione Civile Nazionale  Curcio e i sindaci del territorio, il 26 di novembre arriva Renzi per ripetere la riunione in Prefettura con i sindaci e, io non ricordo se Niero era presente il giorno prima, ma con Renzi c’era di certo e ha fatto il suo intervento accorato". 

Continua Vaccarezza: "In discontinuità con il passato - si pensi all’alluvione del 2014 quando il governo Burlando e Paita avevano fatto richiesta dello stato di calamità 3 mesi dopo l’emergenza e peraltro non l’avevano ottenuto per dei “buchi” nella documentazione presentata – noi abbiamo chiesto ed ottenuto lo stato di calamità il 16 dicembre e quindi la Regione che ha girato il territorio, compreso Cisano sul Neva dove la Protezione Civile Nazionale ha fatto due schede una per Martinetto e una per località San Calogero e sono nel pacchetto inviato a Roma che comincia a generale lo stanziamento che lo Stato stanzierà per noi". 

“Nel frattempo Giampedrone, da buon padre di famiglia ha impiegato i soldi delle accise, per affrontare le emergenze che la Provincia, di cui Niero fa parte, ci ha indicato”

“Abbiamo stanziato, dunque, - continua Vaccarezza – soldi per le provinciali danneggiate. Il 27 dicembre poi, si è tenuto un altro incontro in prefettura per tutti quei comuni dove la fognatura all’interno di alvei del fiume è saltata. A questa riunione Niero non ha partecipato, forse era impegnato a fare l’albero di Natale, se lo avesse fatto saprebbe che quella parte di ristoro per quei denari lì già spesi in parte dai comuni per le somme urgenze verranno coperti dai soldi che arriveranno da Roma, quindi Niero che è del PD ed è vicino all’On. Vazio potrebbe cercare di fare in modo di spingere affinché vengano stanziate, da Roma, le maggiori risorse possibili”.

Spiega Vaccarezza: “Io invito Niero e la Paita a visitare anche gli altri territori ed andare dove i ponti sono crollati e dove la viabilità è stata interrotta e ci sono persone che non possono più accedere alle proprie abitazioni se non attraverso strade alternative e provvisorie. Niero che non se ne capisce neppure di politica vada a vedere che tessera hanno i sindaci dei territori dove abbiamo stanziato fondi. Cairo non è di destra, Bardineto e Murialdo neppure così come Tovo San Giacomo”.

Conclude Vaccarezza: “Noi guardiamo i cittadini, non le tessere di partito. Niero perché grida oggi? Perché vuole farsi votare alle provinciali, perché pensa che quando divideremo gli 11 milioni Cisano otterrà di più? Cisano non otterrà di più e neppure di meno, otterrà il giusto e questo, possiamo dirlo, nonostante Niero”. 

Mara Cacace