“Rai: Bello Figo ospite al Festival di Sanremo per 50mila euro ed è subito polemica per la televisione pubblica”. Titola così, Libero Giornale, popolare sito di bufale chiuso lo scorso 16 dicembre in seguito a una finta notizia sull’appena insediato Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ma riaperto nei giorni scorsi.
L’articolo sul rapper di origini ghanesi ospite alla kermesse presentata da Carlo Conti è diventato subito virale con centinaia di condivisioni su Facebook e altrettanti commenti indignati di chi Bello Figo a Sanremo proprio non ce lo vuole. “e poi mi dicono che sono razzista ma kazzo paghiamo il canone perchè questo cialtrone possa andare a sanremo prendere 50.000 euro nostri PER INSULTARCI CANTANDO NON HO PAROLE”, scrive un utente Facebook che ha condiviso l’articolo. Tra i commenti c’è chi dichiara candidamente di non pagare il canone Rai: “Faccia quello che vuole sto’ coglione… tanto io non pago il canone… e chi lo ha pagato se lo assorbisca…”, c’è chi annuncia di non guardare il Festival nel caso in cui Bello Figo dovesse risultare davvero ospite: “Se fate vedere questo str... giuro che non guarderò piu la manifestazione, ma non capite che è tutta pubblicità per questo animale che se vogliamo dice e conferma tutto quello che fanno da noi i colored e in piu ci pigliano per il cu.. siamo proprio il paese di pulcinella in Australia lo avrebbero già espulso”.
C’è chi invita anche a boicottare Sanremo e chi posta la foto di una scimmia e commenta “ti ho travato una… collega".C'è infine chi usa toni decisamente più alti: "Bisognerebbe darlo in pasto ai pesci". Un altro aggiunge: "Def.... Neg.. di M..."... Insomma non si placano le polemiche attorno al rapper divenuto noto al grande schermo dopo l’ospitata nella trasmissione di Rete 4 condotta da Maurizio Belpietro “Dalla Vostra Parte”, dove era stato protagonista di un epico e surreale duello mediatico con l’Europarlamentare Alessandra Mussolini. Da allora Bello Figo è stato preso di mira da più parti. La bufala sul Festival di Sanremo è solo l’ultimo degli episodi che lo riguardano, in precedenza alcuni locali avevano dovuto annullare suoi concerti per le eccessive minacce ricevute alla vigilia degli eventi.
Il sito che ha lanciato la "notizia", Libero Giornale, lo ricordiamo è stato al centro di un caso mediatico sulle bufale online, argomento per altro molto dibattuto in questi giorni dopo le dichiarazioni del presidente dell'Antitrust Giovanni Pitruzzella che, in un'intervista rilasciata al Financial Times aveva auspicato la creazione di "una rete di organismi nazionali indipendenti capace di identificare e rimuovere le notizie false". Alle parole di Pitruzzella era arrivata la condanna del co fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo. Dopo una ricerca si era scoperto che Libero Giornale fosse collegato all'albenganese Matteo Ricci Mingani che ne gestiva il server, mentre non sappiamo chi ci sia dietro al nuovo sito.