Attualità - 27 dicembre 2016, 17:30

La Corte dei Conti boccia il ricorso circa la costituzione dei salari accessori per i dipendenti della Provincia

Circa 1 milione di euro che dipendenti e dirigenti sarebbero stati chiamati a restituire

La Corte dei Conti si pronuncia edichiara inamissibile la richiesta formulata dalla Provincia circa il recupero delle somme versate a dirigenti e dipendenti dell'Ente sulla base dei fondi dei salari accessori per il personale dipendente e dirigente.

Si tratta di una questione sorta qualche mese fa quando era emerso che sarebbe stato chiesto indietro circa 1 milione di euro erogati a dipendenti e dirigenti provinciali.

Avverso tale richiesto immediato il ricorso al Tar da parte dei sindacati, ricorso che deve ancora essere escusso. 

La corte dei Conti nel frattempo si pronuncia e dichiara illegittima la  costituzione del fondo delle risorse decentrate per gli anni che vanno dal 2006 al 2011 con euro 89.70 l’anno nonché l’illegittima costituzione del fondo per il finanziamento della retribuzione di posizione e di risultato ex articolo 26 CCNL del 23 dicembre 1999 limitatamente all’inserimento, per ogni anno, della somma di euro 48.000 per “le nuove competenze attribuite alla Provincia dall’anno 2000” e di euro 42.000 per “la riorganizzazione in corso e la creazione del nuovo settore denominato Sviluppo Economico”.

Il 14 giugno 2016, n. 31.784, la Provincia ha comunicato di avere deciso di intraprendere le azioni di ripetizione di indebito (definite “azioni di rivalsa”) nei confronti di coloro che in passato avevano percepito le somme inserite illegittimamente nei fondi decentrati, al fine di ripartire più equamente il recupero su un numero maggiore di soggetti rispetto a quelli che rimarranno in servizio a partire dal 2017, impegnandosi, comunque, a recuperare le somme sopra indicate direttamente dai due fondi.

A tal proposito il Presidente della Provincia, producendo ex post le attestazioni del Segretario Generale pro tempore, Dott. Mario Tarantino

Tale richiesta è stata dichiarata inammissibile per motivi procedurali.

Dunque non è consentito alla Sezione regionale di esprimersi una seconda volta sulla stessa fattispecie, se non per valutare l’idoneità delle misure correttive nel frattempo adottate, potere consumatosi con la deliberazione n. 76 del 2016, con cui la Sezione ha preso atto delle iniziative che la Provincia intendeva intraprendere, tra cui proprio il recupero delle somme sui fondi contrattuali negli anni 2017 – 2022.

L’unica valutazione oggi consentita  è quella relativa agli effetti, in merito ad eventuali fattispecie di responsabilità amministrativo – contabile, che ne potrebbero derivare dal mancato recupero delle somme indebitamente erogate negli anni precedenti, a valere sui fondi della contrattazione integrativa.

Redazione