Politica - 22 dicembre 2016, 16:49

Aumento delle tariffe per asilo e mense, PCL: "Colpite le fasce più deboli"

"La crisi la paghi chi l’ha causata e non la classe lavoratrice quindi occorre spostare quella grandemassa di denaro dai privati al pubblico per i temi della casa, del lavoro, dei servizi sociali e lasalvaguardia del territorio"

Aumento delle tariffe di asili e per le mense, il PCL si schiera con la popolazione. "Questa amministrazione ha deciso di aumentare le rette dell’asilo nido nella misura di 50 euro in più per ogni famiglia, colpendo ulteriormente le fasce più deboli. Un aumento vertiginoso che si va adaggiungere agli aumenti annunciati per i costi dei pasti nelle scuole materne."

"In una Savona industrialmente desertificata che ha consegnato al precariato una buona fetta digiovani e famiglie, si aumentano i costi di un servizio essenziale per tutti quei genitori che lavoranoe non possono contare sull’aiuto di nonni a tempo pieno.Per noi del PCL, partito comunista dei lavoratori, questo è inaccettabile - spiegano - Come già detto dal nostrocandidato sindaco Giorgio Barisone noi proponiamo l’esproprio del palazzo di Bankitalia, da anniin disuso, per trasformarlo in un asilo pubblico e gratuito per le madri lavoratrici e per tutte quellefamiglie colpite dai licenziamenti o da cassa integrazione (sul nostro territorio sono molte data lacrisi delle maggiori fabbriche del savonese come la Bombardier e Tirreno Power per citare qualche esempio)".

"Nella stessa struttura proponiamo di dare vita, con la collaborazione degli studenti del Campus universitario, un laboratorio di alta tecnologia per accompagnare alla professione centinaia digiovani a costo zero. Le risorse si prendono annullando il debito di milioni di euro che ha il comune di Savona verso entiprivati e banche."Passivo incrementato enormemente dalle pessime gestioni finanziarie delleprecedenti giunte di centrosinistra e centrodestra", spiegano ancora.

Concludono dal PCL: "La crisi la paghi chi l’ha causata e non la classe lavoratrice quindi occorre spostare quella grandemassa di denaro dai privati al pubblico per i temi della casa, del lavoro, dei servizi sociali e lasalvaguardia del territorio".

cs