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Attualità | 21 dicembre 2016, 19:00

Loano potenzia la videosorveglianza chiedendo aiuto ai privati

L’assessore Rocca: “Sondaggi tra gli amministratori di condominio e gli esercenti per creare un’unica grande rete”. Gervasi (Loa Noi): “Le videocamere talvolta sono difettose. In più è stata fatta una scarsa informazione”. Siccardi (PD): “Chiediamo più tutela per i giovani presso gli impianti sportivi e le scuole”

Loano potenzia la videosorveglianza chiedendo aiuto ai privati

Da adesso anche i privati possono entrare nella rete di videosorveglianza del Comune di Loano: i singoli cittadini potranno infatti acquistare in proprio telecamere o illuminatori infrarossi, ponti radio e software di gestione di queste tecnologie, dopodiché affideranno il materiale al Comune che ne diventerà proprietario e ne curerà la gestione. Queste attrezzature, contemporaneamente, forniranno monitoraggio sulle aree pubbliche ma anche sugli accessi privati di chi le ha messe a disposizione.

Spiega l’assessore al patrimonio e alla polizia locale, Enrica Rocca: “Dal 2006 il Comune dispone di un impianto di videosorveglianza che conta oltre 80 telecamere distribuite tra il centro, i parchi cittadini, il cimitero Berbene e altri tra i principali luoghi aggregativi e di culto cittadini. Inoltre abbiamo già operativi due varchi di lettura targhe che consentono un attento monitoraggio del traffico veicolare. Disponiamo anche di quattro telecamere mobili, delle quali 3 al momento sono impiegate nei giardini pubblici José Escriva in occasione del villaggio ‘Magie di Natale’. Adesso diversi condomini hanno chiesto di allacciarsi alla rete e questo garantirà al Comune di coprire nuovi punti strategici, ma permetterà ai privati diverse agevolazioni, nell’installazione e nella gestione, che diversamente non avrebbero, dal momento che la normativa sulla videosorveglianza presenta aspetti diversi tra il pubblico e il privato. Quindi ci saranno vantaggi per ambedue le parti in causa”.

Non mancano, ovviamente, le perplessità della minoranza; a tal proposito, Paolo Gervasi, capogruppo della lista Loa Noi, commenta: “Concettualmente sarei favorevole, ma sono come San Tommaso: se non vedo non credo. Mi risulta infatti che, nonostante questo sistema sia ben manutenuto e costantemente implementato, in più di una circostanza abbia dato prova di un cattivo funzionamento. Pare infatti che, nell’ormai famoso caso di cronaca che ha visto l’operatrice comunale Serena Traverso aiutare la cattura di un borseggiatore, il complice sia invece riuscito a scappare in scooter sfruttando alcune ‘zone cieche’ nelle quali le telecamere non erano operative.

E poi ravviso ancora una volta gravi problematiche di comunicazione da parte dell’amministrazione verso i cittadini, come del resto è già avvenuto per la raccolta della differenziata: infatti ho effettuato personalmente un sondaggio tra gli esercenti cittadini e molti, pur essendo pienamente favorevoli a questa idea di allacciarsi alla rete di videosorveglianza comunale, non sapevano dell’esistenza di questa possibilità. Nulla da obiettare, invece, sull’azienda che offre il servizio: mi sono recato in visita e ho trovato una società funzionale e all’avanguardia. Concludo con un aspetto che reputo importante: come sarà la ripartizione delle spese tra i privati e l’amministrazione, trattandosi di un servizio di interesse comunale?”

Altre osservazioni arrivano da Gianni Siccardi, capogruppo del PD – Da sempre per Loano: “Siamo di fronte a un apparato tecnologico di eccellenza, fatto di telecamere capaci di un’altissima definizione, eppure ci sono alcuni aspetti che mi spaventano. Ho parlato con la Polizia Locale della lettura targhe e sono rimasto sinceramente allarmato, grazie all’accesso ai dati in tempo reale, nel vedere quante automobili stiano circolando senza revisione e assicurazione. Lo reputo un fenomeno di violazione della legge paragonabile a una rapina, eppure a causa di quella che io definisco una stortura burocratica le forze dell’ordine, una volta avuto accesso al dato, hanno le mani legate. Questo aspetto, ovviamente, non è un problema strettamente legato al Comune di Loano, ma di rilevanza nazionale. Venendo più strettamente a noi: vorrei un dato su quanto siano servite, realmente, a oggi le telecamere e sulla loro frequenza di utilizzo. Loano è la città dello sport e nelle nostre strutture passano tantissimi ragazzi. Vorrei che gli impianti sportivi e le scuole fossero adeguatamente monitorati e tutelati”.

A tutte queste considerazioni l’assessore Rocca replica: “Al palazzetto dello sport le telecamere saranno installate a breve. L’impianto funziona bene, ma a seguito delle recenti mareggiate abbiamo trovato alcune videocamere bloccate dalla salsedine che saranno ben presto sottoposte a manutenzione. Nel frattempo abbiamo già chiesto un censimento degli impianti di sorveglianza privati: alberghi, banche, bar, tabaccherie e altro, con l’obiettivo di metterli tutte in rete; per questo motivo avremo presto due incontri, uno con gli amministratori di condominio presenti nel paese e l’altro con le attività commerciali e produttive. Per quanto riguarda i costi, saranno ripartiti in base al servizio di pubblica utilità di ogni singola videocamera messa a disposizione, pertanto di volta in volta sarà la giunta a stabilire le percentuali”.

Alberto Sgarlato

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