Attualità - 18 dicembre 2016, 12:00

Bracali e Geddo raccontano ad Albenga “La seconda vita” dei loro personaggi un po’ “Alieni” (FOTO)

“Conferenza incrociata” dello scrittore e del musicista ieri a Palazzo Scotto-Niccolari; l'evento è stato presentato da Alberto Calandriello, con letture di Mario Mesiano

Si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri, tra le mura di un bellissimo edificio storico come Palazzo Scotto-Niccolari ad Albenga, la presentazione congiunta del nuovo romanzo giallo di Maurizio Pupi Bracali, intitolato “La seconda vita”, e del nuovo album del cantautore Davide Geddo, intitolato “Alieni”. Presentava l’evento lo scrittore Alberto “Il Cala” Calandriello.

Stuzzicati dalle argute domande del Cala, i due artisti hanno letteralmente “messo a nudo” il proprio “io artistico” davanti a un pubblico attento, rispettoso e appassionato. Si è parlato dell’amore per la Riviera Ligure che traspare nelle opere di Bracali, sempre pronto a scaturire dalle descrizioni di paesaggi, monumenti, sentieri e opere architettoniche del Savonese; e si è parlato di come l’ispettore Calcagno, protagonista dei romanzi dello scrittore cerialese, in parte sia Bracali stesso e in parte non gli assomigli affatto, sempre in equilibrio tra autobiografia e totale fantasia.

Con Geddo si è invece parlato di come gli “alieni” del titolo siamo tutti noi, la società di oggi, capace di condividere i post dei social network a migliaia di chilometri di distanza in tutto il mondo, ma di fatto incapace di stabilire un vero dialogo, un collegamento emozionale, tra persone che vivono nel mondo reale, una accanto all’altra. Non poteva mancare il tema dell’amore, visto sempre, nelle canzoni di Geddo, anch’esso come una forma di “alienazione” (tema ricorrente).

L’attore e regista Mario Mesiano ha letto alcuni dei momenti più divertenti di “La seconda vita”, romanzo nel quale, come ricorre nello stile di Bracali, convivono tensione e leggerezza, ilarità e dramma, mentre Geddo ha eseguito dal vivo alcune sue canzoni. E le letture di Mesiano hanno offerto al Cala lo spunto per una simpatica gag, nella quale ha recitato uno dei testi scritti da Geddo, sottolineando la “lucida follia” che caratterizza alcune strofe.

All’ingresso era presente un “angolo promozionale” gestito da Diego Delfino, delle Edizioni del Delfino Moro, nel quale erano visibili in esposizione i libri e i CD dei due ospiti della serata.

Alberto Sgarlato