Il business delle notizie false pare proprio essere in continua espansione e così ecco che, attraverso titoli shock ed argomenti che suscitano facilmente reazioni ed indignazione, si vendono pubblicità e sponsorizzazioni a colpi di click.
Il caso, riportato oggi su diversi quotidiani e giornali nazionali e locali ha portato l’attenzione su Edinet, il cui titolare risulta essere Matteo Ricci Mingani di Albenga che abbiamo voluto contattare per approfondire la questione.
Sulle pagine di tutti i giornali per il caso Edinet e bufale, un risveglio particolare diciamo per Matteo: “Vorrei innanzitutto chiarire che, se è vero che i siti ‘incriminati’, primo tra tutti Libero Giornale, fanno capo a me, in realtà non sono miei. Io con la Edinet mi occupo della gestione servizi, creazione siti web e vendita pubblicitaria. Ho effettivamente creato quei siti, ma li ho anche venduti e pertanto non li gestisco più io”.
Insomma, dietro alle notizie bufala pare che Matteo Ricci Mingani non centri nulla: “Fanno capo a me circa 200 siti, 4 dei quali effettivamente sono siti di quel genere, blog che puntano su argomenti che suscitano indignazione ed interesse per fare condivisioni e diffondersi sui social ed in rete”.
Un modo, dunque per fare disinformazione, forse, per puntare sull’emotività e le reazioni della gente e guadagnare click e vendere pubblicità probabilmente. “Effettivamente – spiega Matteo – è così, ma il mio lavoro è un altro, è vendere i siti web”
Evidentemente in alcuni casi venderli anche a chi li utilizza in questo modo: “Io vendo i siti e alla firma del contratto le responsabilità penali relative a quello che viene pubblicato su quei siti non sono più mie e, anche in questo caso, se arrivasse qualcosa di questo genere io sarei tranquillo. Ad ogni modo sui siti in questione molto spesso c’è ben specificato che si tratta di notizie totalmente inventate o che prendono spunto da articoli pubblicati da siti veri per storpiarli, modificarli e cavalcare l’onda dell’emotività”.
“Molto spesso la gente non legge neppure il testo dell’articolo, si limita a guardare il titolo e condividere senza neppure capire o sapere cosa sta facendo” evidenzia Matteo.
E per quel che riguarda in particolare Libero Giornale? “Ho venduto quel giornale ad un ragazzino, un universitario che fa queste notizie per divertimento e per vendere pubblicità, non si tratta di una persona di questa zona”.
Ma come mai allora alcune notizie riguardano anche la zona di Albenga? Pensiamo ad esempio alla presunta aggressione in viale Otto Marzo ad Albenga ad una ragazzina assalita da extracomunitari (notizia diffusasi a macchia d’olio e rivelatasi una bufala) “So che una persona che scrive – spiega Matteo Ricci Mingani – è anche di Savona, un altro che scrive spesso della provincia di Savona è il sito News24tg che è di un ragazzo sardo e che prende le notizie cercando semplicemente cercando su Google e da li le modifica”.
Ma qualche conseguenza il titolare di Edinet l'ha avuta: “Per ora ho solo ricevuto una decina di minacce su Facebook, ma non mi preoccupano, i social sono così. Per quel che riguarda le mie responsabilità chiarisco tutto attraverso un esempio: se entro in un negozio di casalinghi e compro dei coltelli, torno a casa e uccido una persona la responsabilità è mia o di chi mi ha venduto i coltelli? Non ho scritto io le notizie e ho venduto quei siti ad altre persone”.