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Politica | 13 dicembre 2016, 18:00

La lista Loa Noi: “Vogliamo una convenzione sul serbatoio idrico di Verzi che sia conveniente per tutti”

Il gruppo di opposizione: “Se si tratta di un’opera pubblica deve restare del Comune. Donarla a un consorzio irriguo privato significa favorire solo l’utenza della frazione e non tutta la città”

La lista Loa Noi: “Vogliamo una convenzione sul serbatoio idrico di Verzi che sia conveniente per tutti”

Nuovi sviluppi nelle vicende del futuro serbatoio idrico consortile. Afferma Paolo Gervasi, della lista “Loa Noi”: “La Segretaria Comunale ci ha dato ragione. La reputo una persona in gamba, valida e preparata che sta svolgendo un ottimo ruolo di garante. A lei la maggioranza ha assicurato che sarà fatta una convenzione che dovrebbe stabilire la proprietà di questo bene. Ma se non ci avessimo messo il naso noi tutta questa operazione sarebbe passata inosservata”.

Per capire meglio i risvolti, ricostruiamo la vicenda. Loa Noi, infatti, aveva già prodotto ben due interpellanze relative a questa struttura che dovrebbe sorgere a Verzi. In esse (facendo una sintesi dei punti essenziali) si legge che sarebbero stati stanziati 183.572,07 euro per “realizzazione di serbatoio idrico a servizio acquedotto consortile dell’Acqua Calda di Verzi, in località Castagnabanca; la bozza di convenzione per realizzazione, a titolo di oneri a scomputo, è a carico della Società CEA Srl".

Dichiara Loa Noi nell’interpellanza: “A seguito della nostra richiesta di accesso agli atti relativi a documentazione attestante esistenza di rapporti istituzionali/convenzioni fra amministrazione e il suddetto consorzio, l’amministrazione si limitava a produrre il verbale di deliberazione del consiglio comunale del 31 maggio 2012. Angelo Burastero, in qualità di Presidente del Consorzio Irriguo e Potabile Acqua Calda chiedeva il rilascio del permesso di costruire per la realizzazione di un nuovo serbatoio idrico a servizio dell’acquedotto consortile dell’acqua calda; ma l’assessore all’edilizia privata Burastero in quell’occasione si asteneva ritenendosi in “conflitto di interessi” in quanto padre fondatore nonché socio del Consorzio; A seguito di una nostra interrogazione del 25 ottobre di quest’anno l’amministrazione comunicava che ad oggi Burastero risulta ancora essere consorziato al suddetto Consorzio.

Per quale motivo l’Assessore all’edilizia privata Geom. Burastero, in occasione della delibera di giunta del 1° settembre non si è astenuto (essendo socio del Consorzio) e ha preso parte alla votazione (con voto favorevole) della delibera di approvazione della convenzione per la costruzione del serbatoio idrico a favore del Consorzio Acqua Calda di Verzi mediante utilizzo di pubbliche risorse?

In virtù di quale titolo, o convenzione, o accordo, il Comune di Loano impegna risorse comunali (in termini di oneri di urbanizzazione) per la realizzazione di opere a favore del Consorzio Irriguo dell’Acqua Calda che si configura quale Ente Esterno sia per espressa ammissione dell’assessore all’edilizia privata nonché socio fondatore del Consorzio medesimo sia per la totale assenza di legami istituzionali fra le parti, posto che il suddetto Consorzio non opera al servizio dell’intera cittadinanza ma solo a favore delle utenze rientranti nel suo “perimetro” di competenza?”

A seguito dell’ultimo incontro con il segretario comunale, commenta Gervasi: “Adesso attendiamo gli sviluppi: se è un’opera pubblica deve essere del comune. Vedremo quindi le modalità di regolamento dei rapporti, ma per noi l’importante è che opera resti pubblica. Se essa invece verrà consegnata all’acquedotto di Verzi devono esserci dei ritorni per il Comune, in modo che ne possano beneficiare tutti i cittadini loanesi senza fare favoritismi, perché oggi è tangibile la differenza tra chi paga il servizio di erogazione dell’acqua a S. Lazzaro e chi all’acquedotto privato gestito dal Consorzio Irriguo Acqua Calda. Gli abitanti di Verzi, infatti, pagano meno”.

Riguardo alla posizione di Burastero, commenta Gervasi: “Il Comune non ci aveva fatto avere lo statuto e pertanto ci eravamo attenuti alle parole di Burastero, che diceva di essere tra i padri fondatori del consorzio. Ma se nemmeno il Comune ha gli atti costitutivi, perché queste cose dovremmo saperle noi?

Da questo punto di vista abbiamo voluto mandare un messaggio chiaro e forte alla maggioranza: siamo stufi di comportamenti troppo spesso superficiali. Noi non andiamo a scaldare i banchi dell’opposizione ma stiamo attenti e vigiliamo su tutto. Per adesso è soltanto un avvertimento, ma se stipuleranno una convenzione su criteri antieconomici, quindi a svantaggio dei contribuenti loanesi, andremo in Corte dei Conti”.

Alberto Sgarlato

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