Sul mercato italiano, disponibile nelle farmacie, è stato immesso un nuovo kit di autodiagnostica grazie al quale si cercherà di arginare il fenomeno delle diagnosi tardive. A dare la notizia che il kit autotest è arrivato anche nelle farmacie comunali è la consigliera con delega alle farmacie comunali Paola Deandreis che afferma: “sono stata felice che nel confronto col Direttore delle Farmacie Comunali ci sia stata una condivisione reciproca di questo intento di diagnosi precoce. Pur coscienti che i margini su questo prodotto siano bassissimi, i kit sono stati tempestivamente ordinati per dare un’ulteriore servizio ai cittadini, che possono trovare disponibilità dei kit già da qualche giorno nelle nostre tre sedi. Iniziando a trascorrere più tempo nelle nostre farmacie a seguito della delega, ho notato il buon rapporto di fiducia e confidenza che esiste tra i clienti ed i nostri farmacisti: questo potrebbe essere il valore aggiunto che fa avvicinare le persone ad un’ autodiagnosi precoce dell’HIV”, conclude Paola Deandreis.
Entra nel merito anche l’assessore alle politiche sociali Simona Vespo : “ una diagnosi precoce può fare la differenza nella cura della malattia, consente di intervenire precocemente e offre uno strumento anche in quei casi di persone che hanno assunto comportamenti a rischio di contagio di HIV, e che per paura, vergogna o semplicemente per il “non avere tempo” non si recano in un centro diagnostico per sottoporsi al test. Tutto ciò anche se nelle strutture pubbliche il test è gratuito e vengano assicurati anonimato e riservatezza.
Il direttore delle farmacie comunali Antonio Calcagno spiega : “il prodotto è facile da utilizzare e può essere richiesto senza prescrizione medica ,basta pungere il polpastrello, prelevare poche gocce di sangue e attendere 15 minuti per poi leggere il risultato. Come per altri prodotti farmaceutici per acquistarlo bisogna essere maggiorenni.”Il test è venduto al costo di 20 euro, può essere fatto da chiunque. Prima di sottoporsi al test è importante lasciar passare il “periodo finestra“, ovvero quei 90 giorni che intercorrono tra il presunto contagio e la produzione di anticorpi. L’autotest ha un’attendibilità che si avvicina al 100% e in caso di positività il consiglio è quello di rivolgersi subito a un medico informandolo di aver appena eseguito un auto-test per HIV e che il risultato è stato positivo. Al momento dell’acquisto verrà fornito materiale informativo, utile per lo svolgimento del test”.
Da una stima fatta in Italia, infatti, ci potrebbero essere tra le 6500 e le 18000 persone con HIV non diagnosticato. Circa il 75% dei sieropositivi arriva a scoprire il contagio quando è ad un passo dall’AIDS conclamato, da qui l’importanza di questo nuovo strumento di autodiagnosi .