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Attualità | 28 novembre 2016, 17:30

Da Noli nasce la prima chat per persone con disabilità: Zerodifetti.it, il social dove non esistono differenze e pregiudizi

Il progetto, che nasce dalla società Zerodifetti, fondata a Noli dall’ideatore Maurizio Tamburello, con altri dieci soci, ha già ottenuto oltre 400 iscritti in soli pochi mesi da tutta Italia.

Da Noli nasce la prima chat per persone con disabilità: Zerodifetti.it, il social dove non esistono differenze e pregiudizi

“Sorridi” sostituito dal “Mi Piace”. E’ questo l’approccio che si sviluppa nella nuova piattaforma di social meeting Zerodifetti.it (www.zerodifetti.it) rivolta a persone con disabilità. 

Il progetto, che nasce dalla società Zerodifetti, fondata a Noli dall’ideatore Maurizio Tamburello, titolare del Bar Verdi, con altri dieci soci, tra cui il figlio Claudio, ha già ottenuto oltre 400 iscritti in un solo mese da tutta Italia.

“L’idea nasce da amici molto attenti alle esigenze delle persone che hanno avuto incidenti stradali, incidenti domestici, incidenti sul lavoro e traumi psicologici - spiega Claudio Tamburello - In un periodo di tagli, sia a livello nazionale che a livello regionale, spesso le persone convivono con strutture e servizi inadeguati alle loro esigenze. Per questo nasce Zerodifetti.it: l’intento è quello di azzerare le barriere architettoniche ed i pregiudizi, oltre che far tessere relazioni sociali”.

Zerodifetti.it è una piattaforma di social meeting all’interno della quale ogni utente ha a disposizione una pagina personale, una chat pubblica ed una chat privata.

“L’idea è anche quella di dare la possibilità agli utenti iscritti di tessere relazioni sociali di diverso carattere: amicizie, rapporti lavorativi, consulenze (di vario genere), incontri e quant’altro – spiega - Saranno attivati dei forum aperti a tutti con diverse finestre di dialogo relative a sport, musica, arte, giochi, che permetteranno di incontrare persone con gli stessi interessi.  Sul social sono presenti psicologi, psicoterapeuti, avvocati e commercialisti, nell’ottica di permettere uno scambio di vedute e chiarimenti in relazione a particolari problematiche, oltre che di ridurre l’asimmetria informativa potenzialmente esistente fra diversi utenti che hanno affrontato problematiche analoghe. Problemi all’apparenza insormontabili potrebbero risultare molto più semplici del previsto. Una volta condivisi con altri utenti, potrebbero risultare simili ai loro, anche se affrontati con metodi diversi. Aiutare ed essere aiutati è l’imperativo!”.

Zerodifetti.it organizza anche eventi ed incontri in location ad hoc prive di barriere architettoniche, le quali sono notificate direttamente a tutti gli utenti registrati sul sito.

Gli admin del social inoltre rendono un efficiente ed efficace servizio di consulenza open source per quanto riguarda le infrastrutture (alberghi, ristoranti, bar) idonee alle esigenze delle persone diversamente abili. 

Il sito nasce multilingue; saranno presto disponibili tutte le informazioni e tutti i servizi in Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo e Tedesco. Non sono previsti costi di alcun genere: Zerodifetti.it è gratis. “E’ nello spirito dei fondatori organizzare iniziative di beneficenza. Verranno devoluti soldi per acquistare attrezzature utili, che possano risolvere problemi o migliorare la quotidianità delle persone che hanno particolari problemi. Zerodifetti.it crede che l’idea di bellezza stia proprio nelle differenze, nel conoscere nuove persone, nel migliorarsi ogni giorno, nell’aiutare e nell’essere uniti tutti insieme di fronte ai problemi che ognuno  di noi potrebbe avere, qualunque essi siano! Con l’idea di completezza si creano muri, con l’idea di incompletezza si creano ponti”.

Inoltre Zerodifetti.it, insieme ad altre associazioni savonesi, finanzierà il progetto di musicoterapia “Il vaso dei suoni”, un laboratorio musico-motorio-espressivo rivolto a bambini e ragazzi diversamente abili. Il progetto si svolgerà a Savona a partire dal prossimo gennaio. 

Spiega Tamburello: “I bambini esploreranno cosi il mondo sonoro, costruiranno strumenti, canteranno e danzeranno, ma soprattutto avranno la possibilità di esprimersi e di abbattere le differenze! “Il vaso dei suoni” sarà supervisionato da uno psicologo-musicoterapeuta e condotto da operatori musicali”.

Debora Geido

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