/ Savona

Savona | 25 novembre 2016, 17:00

Aspetta e spera... che non arriva primavera

Aspetta e spera... che non arriva primavera

E' un'ironia cattiva quella della sorte per i danni alluvionali di Albenga. Si sta ancora parlando dei risarcimenti agli agricoltori per le ferite del 2014, mentre il territorio ingauno registra nuovi patimenti per il nubifragio recente. Il tempo passa e il meteo non perdona.

Bisognerebbe anzi dire che gli amministratori si scornano: l'assessore regionale Mai e il deputato Vazio, in particolare, si contestano a vicenda la responsabilità per i risarcimenti che non arrivano da due anni. Tra un rimpallo e l'altro passano i mesi e gli anni. Si sprecano parole e inchiostro (o tasti) sulla mancata prevenzione, quando accade qualcosa di portentoso e devastante con il maltempo. Ma ci sono casi in cui la prevenzione fatta si dimostra efficace, limitando i danni: nessuno può evitare piogge straordinarie che accumulano 720 litri al metro quadrato.

In situazioni eccezionali non serve a nulla evocare gli alvei dei fiumi poco puliti o la cura delle campagne che non c'è più... la sferzata e le conseguenze delle precipitazioni o delle esondazioni arrivano comunque. E' un bene che qualcosa, almeno, si sia fatto per tamponare il disastro.

Ora, però, è meglio concentrarsi su che cosa fare ex post. La macchina degli aiuti e dei risarcimenti dovrebbe essere snella e pragmatica, anche perché la quantificazione dei danni è una procedura più semplice dell'organizzazione dei sistemi di prevenzione del dissesto idrogeologico. Nel Paese dell'attendismo, non si fa tempo a prevenire ma neppure a curare.

Felix Lammardo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium