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Eventi | 22 novembre 2016, 11:30

A Borgio Verezzi un ciclo di incontri sulla violenza contro le donne

Venerdi 25 novembre alle ore 18 presso la Sala del Consiglio, presentazione del libro “Donne che corrono con gli orchi” di Elvezia Benini e Cecilia Malombra

A Borgio Verezzi un ciclo di incontri sulla violenza contro le donne

 

Il Comune di Borgio Verezzi organizza un ciclo di incontri dedicati all’approfondimento del delicato ed attualissimo tema della violenza di genere. Il primo incontro, fissato per venerdì 25 novembre ore 18 presso la Sala del Consiglio, prevede momenti di riflessione generale sul tema della violenza contro le donne e la presentazione del libro “Donne che corrono con gli orchi” (Erga edizioni) di Elvezia Benini e Cecilia Malombra. Oltre alle due autrici, sarà presente Giancarlo Malombra, giudice onorario della Corte d’Appello di Genova.

All’incontro saranno significativamente presenti anche due giovani donne impegnate nell’Amministrazione Comunale borgese, con deleghe sui temi della cultura: Maddalena Pizzonia (consigliere con delega al Teatro) e Mara Perata (consigliere con delega alla Cultura), che faranno da moderatrici.

Commenta Mara Perata: “La violenza maschile sulle donne è un argomento importante e delicato; fino a molti anni fa chi uccideva "per gelosia" poteva contare su un'attenuante giuridica: il "movente d'onore".

A mio parere è una vergogna che affonda le sue radici in un'eredità culturale arcaica e maschilista, ossia il concetto della femmina come proprietà del maschio.

Negli ultimi anni qualcosa è cambiato, è stato introdotto il reato di femminicidio, anche se i delitti efferati nei confronti delle donne sono ancora moltissimi, troppi; oggi l'uomo che uccide perché si sente proprietario del corpo femminile non trova più un'attenuante, ma un'aggravante giuridica. Però non è sufficiente.

Personalmente, in veste di mamma e di insegnante, ritengo indispensabile una maggiore educazione familiare e scolastica, che faccia capire come tale violenza maschile non sia mai "legittima", e che "amore" non significhi possesso della propria donna, né tantomeno negazione totale della sua libertà di sentimenti. E' necessario superare limiti culturali e stereotipi sociali ed iniziare ad educare adeguatamente i nostri figli, sia femmine che maschi.”

Aggiunge Maddalena Pizzonia: “È importante cercare di far riflettere quante più persone possibili sull'argomento della violenza di genere. È purtroppo una delle questioni più attuali dei nostri tempi ma spesso viene citato soltanto in caso di gravi tragedie e durante le ricorrenze specifiche.

Con il nostro Comune invece vogliamo creare una rassegna di incontri che, durante il corso dell'anno, mantengano alta l'attenzione sul tema. Progettiamo di analizzare la violenza e il femminicidio da molteplici punti di vista e con molti interlocutori: essendo un tema così vasto e articolato, è d'obbligo studiarne le varie sfaccettature siano esse giuridiche, psicologiche o più semplicemente emotive. Seguiranno altri incontri sul tema, che verranno comunicati più avanti.”

c.s.

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