Attualità - 22 novembre 2016, 07:30

Assemblea Rivoluzionaria del Popolo a Savona: gli organizzatori precisano: "Non siamo 'Forconi'"

La "sollevazione popolare" è prevista per il 10 dicembre

In merito all'Assemblea Rivoluzionaria del Popolo prevista per il 10 dicembre a Savona (LEGGI QUI), "Noi siamo il Popolo. Noi siamo lo Stato precisa:

  • "NOI SIAMO IL POPOLO NOI SIAMO LO STATO" non è uno slogan ma è il diritto, sancito dalla Costituzione e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, che lo Stato appartenga al Popolo;
  • Siamo liberi cittadini, non ci riconosciamo in nessun partito, in nessun movimento, in nessuna associazione, ne tanto meno ci riconosciamo in quei movimenti definiti “Forconi”;
  • Non abbiamo leader, capi, segretari, non siamo costituiti in associazioni o altro, nè siamo succubi di potentati economici o finanziari;
  • Non siamo succubi di potentati economici o finanziari né abbiamo finanziatori a cui dovere qualcosa;
  • Siamo cittadini in rivolta, in rivoluzione, in modo legale, pacifico, stanchi della politica dei partiti, delle fazioni, delle divisioni.

Continua: "Per questa ragione non abbiamo voluto darci un nome specifico né una collocazione politica. La rivolta, seppur pacifica, DEVE coinvolgere TUTTI i cittadini Italiani. Non ci devono essere “Leader” e non ne vogliamo. La motivazione è legata all’essenza stessa di questa visione politico-filosofica della Società, lontana da qualsiasi fazione politica",

"Quelle che stiamo tenendo in questi giorni non sono MANIFESTAZIONI ma RIUNIONI, per spiegare che l’Uomo deve ritornare ad essere il punto di riferimento della Società. La Democrazia deve rinascere dalla propria comunità di appartenenza e dall’esigenza, di ciascuno, di soddisfare i propri bisogni fondamentali".

"Questa forma di democrazia, per le ragioni sopra esposte, DEVE prevedere una rappresentanza che sia costantemente espressione di questi elementi fondamentali di democrazia e che sia completamente espressione della volontà popolare - conclude - Solo i cittadini, attraverso la PARTECIPAZIONE DIRETTA alle Istituzioni, possono far si che la “Cosa Pubblica” sia realmente un servizio in mano ai cittadini e non un mezzo per lo strapotere di pochi" 

c.s.