La Pastorale familiare diocesana organizza una serie di incontri sull’esortazione apostolica Amoris laetitia di Francesco. Saranno due gli appuntamenti che porteranno esperienze e persone a Savona, con l’intenzione di presentare i contenuti e lo spirito del testo del Papa.
Datata 19 marzo 2016, l’Amoris laetitia è stata pubblicata poi l’8 aprile: nell’organizzare gli elementi emersi dai documenti dei due sinodi sulla famiglia, l’esortazione ha trattato anche temi delicati e impegnativi, rimandando sempre alla Misericordia come chiave per sciogliere i nodi. “Il testo è un evento importante e mette in luce come la chiesa guarda con nuovi occhi alla realtà quotidiana – spiega Domenico Sguerso, uno dei responsabili dell’equipe per la Pastorale familiare – è lo spirito, cercare di guardare con questi occhi”. Gli incontri rimanderanno al titolo Amoris laetitia: la buona notizia del Vangelo del matrimonio, e saranno declinati in due ambiti specifici. Il primo incontro, rinviato rispetto a quanto comunicato, sarà venerdì prossimo 25 novembre alle 21 alla Città dei Papi e presenterà la testimonianza di Paolo Tassinari, diacono di Fossano che coordina l’Anello perduto, un gruppo di separati e divorziati in cammino.
A lui, nel febbraio scorso, era arrivata anche una telefonata del Papa, colpito dall’esperienza fossanese. A Savona declinerà con la sua esperienza le sfide della famiglia nella logica della misericordia. La seconda tappa del percorso sulla Amoris laetitia è in programma il 15 gennaio: a parlare di famiglia e mutamenti culturali sarà don Matteo Martino, docente di teologia morale presso la facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano. L’obiettivo che si prefissa l’equipe diocesana è a lungo termine: “Vorremmo coinvolgere più possibile chiunque, uomini e donne di buona volontà, soprattutto i gruppi famiglia della nostra diocesi – concludono – sarebbe bello che in qualche momento famiglie e gruppi potessero confrontarsi con questi stimoli e magari rivedersi in primavera per mettere in comune le riflessioni e le sollecitazioni”.