Domani in Prefettura l’attesissimo incontro sugli Autovelox con una attenzione particolare al territorio ingauno e alla Strada Provinciale n.6 San Fedele-Lusignano sulla quale i due apparecchi hanno già mietuto migliaia di vittime.
Illegittimi ed inopportuni e per questo la richiesta unanime e supportata dai 4 sindaci del comprensorio è quella che la Provincia provveda immediatamente ad annullare in regime di autotutela i verbali, elimini gli autovelox illegittimi, innalzi il limite di velocità portandolo dai 50 ai 70 km orari e faccia finalmente chiarezza su questo tema.
Molti sono fiduciosi e attendono il resoconto che verrà fatto alle 20,30 al Salone dei Fiori di Villanova d’Albenga per capire come agire.
Altri, ormai esasperati continuano a pensare che niente riuscirà a portare la Provincia a rinunciare agli incassi delle multe e stanno già valutando i motivi di appello con i legali di fiducia.
“Siamo stanchi – affermano la signora Monica – mio marito ha già ricevuto molte multe e tutte per avere superato il limite di pochi chilometri orari. Non siamo delinquenti, non andiamo forte, ma i 50 all’ora è impossibile farli in questo tratto”.
Spiega poi Simona “Da quando ci sono questi autovelox sono costretta ad andare in macchina con gli occhi fissi sul contachilometri, non sulla strada e dal timore che altri autovelox compaiano in altri punti della città mi guardo continuamente intorno e ogni palo sospetto temo possa essere un nuovo misuratore di velocità. Non vivo solo io con questo timore, come me molti altri e questo non è possibile”.
Continua “La Provincia vuole pensare alla sicurezza? Non credo questo sia il modo, basta pensare a come vengono tenute le strade provinciali, senza andare troppo lontano alle mie spalle l’autovelox illegittimo di Granero e proprio qui una voragine nella quale si potrebbe cadere facendosi realmente male”.
Anche il Fiat 500 Club si schiera contro i Velox e pensa ad organizzare una “lumacata” percorrendo le strade interessate da queste apparecchiature a velocità ridotta per sensibilizzare così l’opinione pubblica sulla problematica.