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Politica | 08 novembre 2016, 19:00

Albenga, Ciangherotti: "Il cane antidroga lo dono io". Boscaglia: "La municipale si coordina con le altre Forze dell'Ordine"

L'annuncio del consigliere di minoranza forzista

Albenga, Ciangherotti: "Il cane antidroga lo dono io". Boscaglia: "La municipale si coordina con le altre Forze dell'Ordine"

Il cane per la Polizia Municipale lo compro io" questo l'annuncio del consigliere di minoranza Eraldo Ciangherotti che durante il consiglio comunale di giovedì scorso proponendo la mozione (poi non accolta) per dotare i vigili urbani di un cane antidroga per servizi preventivi nei punti più sensibili di Albenga e davanti alle scuole, ha sfoderato la foto di un pastore tedesco e di Benito Mussolini affermando ironicamente  che l'amministrazione rifiutava la proposta perché il cane sarebbe arrivato dell'allevamento X mas e quindi "cane fascista".

Spiega Ciangherotti "La Polizia Municipale aveva già portato avanti l'ipotesi dell'Unità Cinofila e parlando anche con altre amministrazioni e comandi che già hanno adottato questa misura, si erano rivolti all'allevamento X mas che fornisce pastori tedeschi antidroga alle Forze dell'ordine in molti comuni d'Italia. Arrivato il preventivo ad Albenga l'idea di prendere un cane è stata totalmente annullata questo per una pura presa di posizione ideologica. Il mio gesto di portare una foto di Mussolini il consiglio voleva evidenziare che tra quel cane e Mussolini non c'era alcuna attinenza e decidere quindi di rinunciare all'unità cinofila per pure ed assurde questioni ideologiche non aveva alcun senso".

Conclude Ciangherotti "Poi hanno voluto dire che il problema era di ordine economico, a questo punto se davvero avevo torto e non si tratta di una questione ideologica ma solo di una questione di denaro, propongo di prendere io il cane antidroga da donare ad Albenga per migliorare e garantire la sicurezza dei cittadini in maniera più completa e puntuale".

Le motivazioni del no le specifica il consigliere Manlio Boscaglia a capo della Polizia Municipale "Ci sono diverse motivazioni che ci hanno indotto a respingere la mozione. La prima di ordine economico e non solo per il costo di 4.500 euro del cane, ma per le spese che comporta averlo e addestrato. Ancor di più, però, vi sono motivazioni di ordine organizzativo e di opportunità".

Spiega Boscaglia "Partiamo dal fatto che un cane deve avere un padrone e, in questo caso, un vigile che voglia fare da conduttore. Questo vigile con il conduttore a quel punto si dovranno recare per il corso necessario a Trieste o altro luogo dove viene fatta l'istruzione a spese del comune. Inoltre ricordiamo che a Villanova d'Albenga si hanno le unità cinofile e che le Forze dell'ordine su questo territorio hanno sempre cooperato nel migliore dei modi, quindi la Polizia Municipale, come già avviene, può benissimo fare da supporti alle operazioni con i cani dei Carabinieri senza la necessità di dotarsi di una propria unità cinofila." 

Conclude Boscaglia "Quello che vogliamo è continuare a lavorare con le altre forze dell'ordine in maniera unitaria essere presenti sulle strade e tra la gente anche attraverso il vigile di quartiere puntando in maniera decisa sulla prevenzione e la tutela della sicurezza che si ottiene anche senza l'unità cinofila della municipale ma lavorando e coordinandoci come abbiamo sempre fatto è continueremo a fare perché, a differenza di quanto dice Ciangherotti i Vigili Urbani di Albenga lavorano e sono a disposizione della città".

Mara Cacace

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