Le Segreterie Provinciali (M. Lugaro –G. Garino –E.Sabatini-S.Vullo) hanno appreso, nei giorni scorsi, dagli organi di stampa di un possibile aumento dei buoni pasto, relativi al servizio di mensa scolastica e del mancato finanziamento agli istituti scolastici per l’attivazione del tempo “integrato”.
Qualora dette notizie dovessero essere confermate ciò determinerebbe un ulteriore e difficile aggravio per molte famiglie già in grande difficoltà, soprattutto in questo periodo dell'anno, quando si sommano al buono pasto il costo dei trasporti, dei libri e di tutto quello che è necessario per la frequenza scolastica.
L'aumento della quota di copertura tariffaria della mensa a carico delle famiglie potrebbe determinare la mancata frequenza della mensa stessa da parte di alcuni alunni o la richiesta, già avanzata da qualche famiglia, di avvalersi dell'opzione “panino”, costituendo una interruzione del tempo scuola, del percorso didattico e di socializzazione, minando il modello unitario educativo.Ciò costituirebbe, inoltre, una problematica rispetto all'alimentazione degli alunni e per il processo educativo degli stessi, considerata la mancanza di uniformità di servizi e dei cibi consumati.
L'auspicio è che, pur nelle difficoltà economiche in cui versa l'ente locale, si possa trovare una soluzione non gravante ulteriormente sui bilanci familiari e tale da non mettere in discussione, di fatto, servizi essenziali quali quelli legati all'istruzione.
In considerazione di quanto suesposto le scriventi segreterie provinciali richiedono, pertanto, alla S.V. un incontro – da calendarizzare nel più breve possibile -al fine di ricevere adeguata informazione per conoscere i criteri che si intenderebbero effettivamente adottare al riguardo, nonché per poter proseguire quel dialogo e quei contatti già precedentemente proficuamente avviati, anche mediante lo strumento del “Patto per la scuola”.