1.500 agricoltori liguri giovedì 29 settembre saranno a Firenze per partecipare alla giornata tosco-ligure del tour di Coldiretti “Le Rægioni del cuore”. E in quel giorno sia i mercati rionali di Coldiretti, sia gli uffici associativi saranno chiusi.
Il “tour” sta attraversando l'Italia con tappe di approfondimento su temi che rientrano in un quadro generale: la tutela dell'agricoltura, la considerazione che la produzione italiana (e anche ligure) legata al territorio è una ricchezza sia per le imprese sia per i consumatori, la lotta alle sofisticazioni e alla agromafie. Una scelta che dà risultati: «Nel primo semestre 2016 sono stati esportati 2,17 miliardi di chili di frutta e verdura fresca con un aumento dell’8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e un valore di 2,4 miliardi di euro – spiega Gerolamo Calleri, presidente di Coldiretti Liguria – Un successo dovuto anche alle politiche di tutela della produzione condotta dalla nostra associazione».
A Firenze, con la partecipazione del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e quasi certamente del presidente del consiglio Matteo Renzi, si discuterà soprattutto di olio, uno prodotto che accomuna le due regioni. Sul tema sono già stati raggiunti buoni risultati, dal tappo antirabbocco per i ristoranti, all'etichettatura (in Liguria c'è stata la prima Dop italiana), ma c'è ancora molto da fare. Così come c'è ancora da fare in altri settori e su questi temi Coldiretti è protagonista (le manifestazioni al Brennero hanno denunciato l'importazione di carne suina “senza origine” destinata ai salumi italiani).
Un altro tema è la vendita diretta dal produttore al consumatore. Oggi in Italia, grazie a Fondazione Campagna Amica, è presente la più grande rete di vendita del mondo a “chilometro zero”: coinvolge 1.135 mercati, ventimila agricoltori, 200 mila ettari di terreno coltivato. «In Liguria abbiamo realizzato una rete di 40 mercati con 300 aziende, 5 botteghe e 19 ristoranti che vendono o utilizzano prodotti delle imprese agricole liguri: sono coinvolti in quest'operazione mille agricoltori per circa 1.200 ettari coltivati», spiega Gianni Moretti, direttore di Coldiretti Liguria.
La grande manifestazione fiorentina, al Mandela Forum, punterà anche su questi argomenti: la rigenerazione dell’agricoltura italiana che raggiunge risultati di assoluta eccellenza, la competenza dei produttori agricoli italiani e la loro capacità di percorrere la strada della qualità, la possibilità offerta al consumatore di scegliere in maniera trasparente un prodotto agroalimentare e una rete di controlli in grado di denunciare e smascherare le truffe agroalimentari.
L'appuntamento fiorentino è quindi un momento di riflessione, ma anche una festa di un'agricoltura che sta provando a superare le difficoltà e che, per tutelare se stessa e i consumatori, chiede la riconoscibilità di tutti i prodotti. Una difesa dei produttori e di tutti cittadini, ma anche (con la diminuzione di emissioni e la riscoperta di almeno 100 varietà di prodotti) la tutela dell'ambiente e dell'identità territoriale.