Il 27 settembre i Vigili del Fuoco discontinui si recheranno a Roma in protesta per chiedere la stabilizzazione. La questione è particolarmente complessa in tutta Italia dove a fronte di circa 25 mila Vigili del Fuoco permanenti vi sono dai 43 ai 46 mila discontinui, dei veri e propri lavoratori precari che il governo Renzi ha messo ancor più in ginocchio.
Affermano Luca Rosso (Referente Associazione Nazionale Discontinui per la Lombardia e la Liguria ) e Massimo Raco (Referente AND per la Provincia di Savona “Il sistema dei Vigili del Fuoco è composto da permanenti, discontinui (assunti per 15 giorni – prima erano 20 – alla volta) e volontari (che vengono pagati esclusivamente per gli interventi ai quali prendono parte). Noi, in realtà, siamo inseriti effettivamente nei Vigili del Fuoco, riceviamo una regolare busta paga, ci viene fornito il materiale per lavorare e la divisa completa, ma non abbiamo alcuna garanzia e ci ritroviamo oggi senza un lavoro e con le difficoltà ad andare avanti”.
Il caso è stato seguito in passato anche da Striscia la Notizia in un servizio curato da Max Laudadio il quale si era recato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi insieme ad alcuni rappresentanti dei vigili del fuoco discontinui del Piemonte, per chiedere delle risposte che, tuttavia, non sono mai state fornite.
“Noi chiediamo di essere stabilizzati. Non vogliamo concorsi nuovi, ma vogliamo essere semplicemente regolarizzati. Noi lavoriamo già come vigili del fuoco e sappiamo come comportarci durante gli interventi, quindi non ha senso procedere a nuove assunzioni, quanto fare entrare noi come effettivi” concludono.