E’ stata approvata dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale allo Sviluppo economico Edoardo Rixi, l’istanza di riconoscimento di situazione di crisi industriale complessa dell’area di Savona e Valbormida.
Per riconoscere lo stato di area di crisi complessa era stato avviato un percorso tra le istituzioni, in particolare lo scorso giugno era stato convocato un vertice a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico in cui sono stati chiamati a confrontarsi i sindacati, gli enti locali e il Governo sulla crisi occupazionale del savonese: non solo Tirreno Power, ma anche Bombardier e Piaggio. Dopo l'approvazione da parte della Regione, ora dovrà esprimersi il Ministero.
“Abbiamo avviato le procedure per la richiesta al Mise – ha spiegato l’assessore Rixi – e quindi per l’attivazione degli strumenti nazionali a tutela dell’occupazione e per il rilancio delle aree industriali che oggi sono interessate dalla crisi dei grandi gruppi industriali come Piaggio Aero, Tirreno Power, Bombardier e Ferrania, solo per citare le maggiori realtà, con una perdita di circa 5.600 posti di lavoro comprensivi dell’indotto”.
Il provvedimento segue l’approvazione, lo scorso luglio, dello schema di protocollo d’intesa per il rilancio e lo sviluppo industriale delle aree del savonese tra ministeri (Mise, Miur, Mit, Mlps), Regione Liguria, Provincia di Savona, Autorità portuale di Savona e Camera di Commercio Riviera di Liguria.
“Come Regione Liguria – ha spiegato l’assessore Rixi – abbiamo inserito nell’istanza al ministero anche alcune proposte per la definizione di un nuovo quadro strategico di sviluppo con misure messe in campo per la ricerca industriale, lo sviluppo e l’innovazione anche facendo ricorso a fondi europei. Da parte nostra quindi c’è il massimo impegno ad attivare tutto quanto di nostra competenza: a questo punto – ha concluso - aspettiamo una risposta positiva dal ministero viste le rassicurazioni ricevute nell’incontro a Roma per affrontare la situazione della provincia di Savona”.