Si mormora all'ombra delle torri delle dimissioni di Carlo Basso dalla Fondazione Oddi fatto che scatena le considerazioni del consigliere Eraldo Ciangherotti che già in diverse occasioni si era espresso sulla Fondazione Oddi e la sua gestione e si era scontrato con Basso "Apprendiamo dagli organi di stampa che il presidente della Fondazione Oddi, Carlo Basso, ha nell'animo di dimettersi. Un copione tragicomico in tre atti, sotto la regia del Partito democratico, che ci pare aver già visto andare in scena nei mesi scorsi. Atto primo, l'annuncio delle dimissioni. Atto secondo, la smentita del sindaco con la riconferma della fiducia. Atto terzo, la dipartita della testa tagliata."
Continua Ciangherotti "Peccato, la Fondazione Oddi, ormai da oltre un anno giuridicamente riconosciuta dalla Regione Liguria, se con l'Amministrazione Cangiano avesse mantenuto fede agli obiettivi statutari stabiliti e cioè avesse dato il via libera alla gara pubblica per la gestione del polo museale ingauno in maniera più attrattiva di oggi con nuovi spazi espositivi, interventi multimediali e nuovi allestimenti, avrebbe davvero avuto energie nuove per restare in vita. E invece no, è destinata a morire nonostante il tesoriere del Pd e presidente della Oddi abbia ricevuto dall'amministrazione Cangiano per la Oddi dei begli assegnoni in contributi straordinari per la gestione del passivo e nonostante, quale ente finanziato interamente con soldi pubblici, abbia fatto ricorso pure alla cassa integrazione in deroga (destinata alle aziende private) per mantenere i dipendenti e sgravare le spese di personale dai bilanci."
Continua Ciangherotti "Con una nota bizzarra, e cioè che nonostante siamo al "de profundis", da qualche giorno è stato pubblicato sul sito del Comune un bando per cercare delle fondazioni "sorelle" e/o degli imprenditori "filantropi" capaci di diventare o nuovi fondatori acquisendo delle quote oppure sostenitori o partecipanti con contributi o partnership."
"Peccato. Temiamo oramai non ci sia più nulla da fare per rianimare la Oddi e neppure il dottor Roberto Pirino, membro del cda, riesca nell'opera di resuscitazione. Solo, ci auguriamo, tutto ciò non sia un pretesto per ritardare ancora una volta ciò che per trasparenza e coerenza dovrebbe essere l'urgenza di questa amministrazione comunale: la gara pubblica per la gestione dei musei di Albenga."Conclude Ciangherotti