Attualità - 06 settembre 2016, 08:06

I comitati lanciano un appello ai cittadini di Albenga "Partecipate all'assemblea sul PUC, contestiamolo"

"Un progetto che, non solo andava a erodere decine di ettari occupati da aziende agricole produttive, risorsa economica e di lavoro, ma che azzerava la recezione turistica delle aree di Vadino dedicata ai campeggi, importante risposta al turismo all'aria aperta nonchè fonte di lavoro."Franco Stalla Presidente del Comitato per la salvaguardia del territorio la tutela della popolazione e delle attività produttive

Si terrà questa sera presso l’ortofrutticola di Albenga un incontro nel quale il PUC verrà spiegato alla cittadinanza.

Diverse le contestazioni che sono già state rappresentate durante il primo incontro sia da parte dei comitati che da una parte della minoranza consigliare ingauna.

Diverse le osservazioni mosse:

Si parla di un Puc anacronistico che non tiene conto dei cambiamenti che ha subito la Città delle Torri negli anni ed in particolare lo stop all’espansione demografica ed urbanistica, oltre che ai danni che questo strumento apporta in particolare al settore agricolo, ma non solo.

In prima linea contro il Puc Franco Stalla Presidente del Comitato per la salvaguardia del territorio la tutela della popolazione e delle attività produttive che lancia un appello ai cittadini

Lettera aperta ai Cittadini Albenganesi

Il Puc di Albenga nasce nel 2007, commissionato della giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Antonello Tabbò alla coop. Caire di Reggio Emilia, subisce sostanziali modifiche a cura della giunta di centrodestra capitanata dal sindaco Rosalia Guarnieri per approdare in consiglio comunale per l'adozione a cura del sindaco Giorgio Cangiano a capo di una maggioranza di centro sinistra.

Un progetto, che nel 2007 risente ancora dell'espansione urbanistica degli anni precedenti, mantiene un profilo di crescita edilizia dovuta anche alla crescita demografica della città.

Con la revisione a cura del sindaco Guarnieri, nonostante la crisi economica, i numerosi cantieri avviati e mai terminati, le numerose costruzioni sia residenziali che artigiano-commerciali invendute, la brusca frenata della crescita demografica mai avvenuta dal dopoguerra ad oggi, si progettò uno strumento ancora più aggressivo e di sviluppo edilizio senza tener conto di cosa è la piana di Albenga, della sua vocazione agricola che vanta produzioni riconosciute sui mercati internazionali.

Un progetto che, non solo andava a erodere decine di ettari occupati da aziende agricole produttive, risorsa economica e di lavoro, ma che azzerava la recezione turistica delle aree di Vadino dedicata ai campeggi, importante risposta al turismo all'aria aperta nonchè fonte di lavoro.

Con l'avvento della giunta Cangiano, eletta al primo turno grazie anche ad una campagna elettorale basata sulla condivisione e concertazione con la città delle grandi scelte che riguardano tutti i cittadini, lo scorso 25 ottobre il consiglio comunale adottava in fretta e furia, ma sopratutto senza confronto alcuno, un Puc che a grandi linee rispecchiava quanto già precedentemente presentato.

Oggi ci troviamo ad affrontare una sfida contro uno strumento inadeguato, fuori tempo e fuori luogo.

Cosa possiamo fare noi albenganesi? 

Il 6 settembre presso la sala de L'ortofrutticola si terrà un 'assemblea organizzata dall'amministrazione comunale aperta a tutti i cittadini a cui dobbiamo partecipare attivamente ponendo domande, rimostranze e chiedendo chiarimenti.

Il 2 ottobre termine ultimo per effettuare le osservazioni al piano.

Cosa chiediamo?

Che l'amministrazione con coraggio e onestà riveda le stime di crescita, azzeri il consumo di suolo fertile e che attui politiche serie per il recupero dell' esistente ai fini energetico, strutturale e paesaggistico per il bene della comunità, dell'ambiente e delle imprese che operano sulla piana.

Certo di una tuo attivo impegno  a sostegno della "nostra resistenza assoluta in direzione ostinata e contraria" 

rg