“Il nuovo Palazzo di Giustizia di Firenze è un luogo di perversione sessuale, di una bruttezza sordida. È costato 300 milioni di euro”. Scrive così sul profilo Facebook, Vittorio Sgarbi in merito al tribunale del capoluogo toscano. Un post che fa discutere dato che il gemello della struttura si trova proprio a Savona.
Infatti, a progettare sia il tribunale di Firenze che quello di Savona è stato l’architetto Leonardo Ricci, artista eclettico e all’avanguardia del Novecento (1918-1994).
La struttura costruita in piazza del Popolo a Savona nel 1987 doveva essere un centro floristico ma è stato poi adibito a tribunale, invece il palazzo di Giustizia fiorentino è postumo all’autore ed è stato costruito nel 2012.
Il critico d’arte esprime così il suo parere sulla struttura architettonica e specificando il costo di 300 milioni di euro per realizzare quello che definisce un “luogo di perversione sessuale, di una bruttezza sordida”. Chissà se Sgarbi direbbe altrettanto del palazzo di Giustizia di Savona per il quale, accantonate le polemiche legate all'estetica, continua a fare discutere per problemi, ben più gravi, legati alla struttura: non agibile e non a norma di legge.