Quasi un conclave, martedì 13 settembre a Palazzo Nervi, dove sarà ospitata la conferenza dei servizi convocata in sede deliberante, per l’approvazione del progetto definitivo del primo lotto dei lavori che consentiranno il conferimento al depuratore di Borghetto Santo Spirito dei reflui del Comune di Albenga. L’elevato numero di partecipanti, 32 tra enti pubblici e amministrazioni dello stato, studi professionali, aziende di servizi, hanno indotto l’Amministrazione provinciale, soggetto promotore, a tenere la riunione nella sala del Consiglio, al primo piano del Palazzo.
Si tratta di approvare un primo stralcio dei lavori nell’ambito del più ampio intervento complessivo di depurazione del Ponente savonese, rivolto a smaltire nel depuratore di Borghetto, che sarà ampliato, le acque di scarico non solo di Albenga, ma anche di Alassio, Cisano sul Neva, Garlenda, Laigueglia, Ortovero Villanova d’Albenga e Zuccarello.
L’importo complessivo dei lavori, secondo quanto desunto dagli studi di fattibilità della Filse, è pari ad oltre 50 milioni di euro, in un quadro economico complessivo che prevede – tenuto conto di 11 milioni di Iva – una spesa di quasi 61,5 milioni. L’opera è stata suddivisa in tre lotti. Il primo – quello che riguarda la conferenza dei servizi del 13 settembre – riguarda il collettamento al depuratore dei reflui dell’agglomerato urbano di Albenga in sponda sinistra del fiume Centa e comporterà lavori per 3,2 milioni di euro. Il secondo lotto riguarderà il collettamento della restante parte di Albenga, il collegamento con la tubazione proveniente dal “collettore entroterra”, gli impianti di pretrattamento previsti ad Alassio e Albenga. Fanno parte del secondo lotto anche i lavori di potenziamento del depuratore di Borghetto (nella foto) con la realizzazione di due nuove linee di trattamento acque, l’ampliamento del comparto biologico, il raddoppio del comparto fanghi e modifiche ad alcune vasche. Il terzo lotto prevede il completamento dei collettori di raccolta dei reflui dei comuni di Alassio, Cisano, Garlenda, Laigueglia, Ortovero, Villanova d’Albenga e Zuccarello.
L’urgenza è tuttavia rappresentata da Albenga, comune di oltre 15 mila abitanti privo di depuratore e quindi nel mirino dell’Unione Europea con procedura di infrazione che potrebbe costare anche 10 mila euro al giorno di sanzione. La volontà comune è di accelerare l’iter amministrativo ed i lavori, per poter allacciare le fognature di Albenga al depuratore entro la fine del 2017.
Il progetto, redatto da Zumaglini & Gallina Spa di Torino, riguarda per quanto riguarda il primo lotto la posa della tubazione interrata tra Albenga, Ceriale e Borghetto. Per autorizzare i lavori è stato necessario procedere ad una variante urbanistica al Prg di Ceriale, approvata a fine luglio e propedeutica alla convocazione della conferenza dei servizi deliberante, il cui via libera consentirà di avviare la fase degli espropri finalizzata all’occupazione temporanea dei terreni su cui saranno realizzati gli scavi.