E’ morta nei giorni scorsi a Varazze Elvezia C., ultranovantenne, famosa per la sua battaglia in difesa dei colombi di Savona. La signora foraggiava gli animali in piazza Saffi (davanti alla prefettura) ma anche da casa sua in via Martinengo, provocando le lamentele del vicinato.
Per oltre dieci anni la Protezione Animali ha proposto al Comune, dopo averla a suo tempo convinta, di consentirle di dare da mangiare ai colombi in una zona del torrente Letimbro in corrispondenza del piazzale dell’ex stazione, lontano da case ed auto e quindi senza dare fastidio, o darne il meno possibile, a nessuno; ciò avrebbe ottenuto di spostare i colombi, sia dal cortile di via Martinengo che da piazza Saffi e dai tetti vicini. L’ENPA aveva predisposto anche il progetto per attrezzare l’area con mangiatoie e posatoi ma, come spesso accade a Savona, il Comune aveva rifiutato ogni dialogo, come anni prima quando ENPA aveva individuato una zona, allora dismessa, di via Trincee.
Le conseguenze dell’incomprensibile “muro contro muro” tra Comune di Savona ed Elvezia giunsero alla loro tragica conclusione il 23 gennaio 2013; un esercito di vigili urbani, poliziotti e personale sanitario assediò la mattina presto la sua abitazione, la prelevò e la “convinse” a trasferirsi in una struttura alberghiera a Varazze, senza che i volontari dell’ENPA riuscissero a farsi firmare la delega per difenderla legalmente.
La Protezione Animali savonese ricorda che se il Comune avesse ascoltato le sue proposte non si sarebbe arrivati a questo punto e vecchietta e vicini di casa forse avrebbero potuto tranquillamente convivere. Invece Elvezia è rimasta a Varazze fino alla sua morte, lontana dalla sua casa; le autorità dicono che vi ha vissuto serenamente ma chi la conosceva bene non ci ha mai creduto. L’accaduto dimostra l’incapacità della burocrazia pubblica di confrontarsi con la realtà e risolvere i problemi con il dialogo e la professionalità. Nel frattempo i colombi da via Martinengo e piazza Saffi si sono diffusi nelle zone circostanti (per alcune settimane dopo il blitz diversi soggetti furono raccolti, affamati ed alcuni moribondi, dai volontari dell’ENPA).
Sempre più comuni affrontano il problema della presenza dei colombi in città con il divieto di alimentarli, facendo finta di non sapere che divieti di decenni hanno ottenuto risultati controproducenti ovunque, con l’aumento degli animali; come a Barcellona e Torino, dove la proibizione è stata tolta e si è passati a quello che ENPA Savona propone inutilmente: permettere l’alimentazione in zone ben identificate e lontane da abitazioni. Un interessante esperimento è in corso a Carcare, dove ENPA e Comune si parlano e collaborano. A Savona con la nuova amministrazione … chissà.