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Savona | 24 agosto 2016, 18:51

Terremoto, dalla Liguria pronti ad allestire campo per 250 sfollati

Lo ha comunicato quest’oggi l’assessore regionale alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone nel fare il punto sugli aiuti dopo la ricognizione che si è conclusa questo pomeriggio.

Terremoto, dalla Liguria pronti ad allestire campo per 250 sfollati

“Non appena il Dipartimento Nazionale che coordina e gestisce gli interventi sul campo, lo richiederà la nostra colonna mobile è pronta a partire insieme a 40 persone che si uniranno alle 4 unità cinofile già partite  specializzate nella ricerca dei dispersi e siamo pronti ad allestire un campo per 250 sfollati”.

Lo ha comunicato quest’oggi l’assessore regionale alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone nel fare il punto sugli aiuti  dopo la ricognizione che si è conclusa questo pomeriggio.

“A questo punto  attendiamo una chiamata dal Dipartimento Nazionale – ha chiarito Giampedrone -  e noi siamo pronti a fornire il nostro contributo. A questo proposito abbiamo già contattato il Comune di Genova per poter mettere a disposizione tecnici e elettricisti necessari per l’allestimento di un campo in loco”.  Il materiale che la Regione Liguria è pronta a mettere a disposizione è composto da 60 tende per accogliere 250 persone, 2 carrelli da cucina, una tenda mensa in container, 350 brandine, 50 tavoli e 100 panche, tre generatori carrellati per un totale di 70 kw, due carrelli bagno docce e 7 torri faro per illuminare il campo. Il materiale partirà dai centri distaccati della Protezione civile regionale di Villanova d’Albenga e da S. Stefano Magra verso Rieti. “Questa è la nostra disponibilità – ha aggiunto Giampedrone – tenendo conto che le nostre competenze sono maggiormente legate al settore idrogeologico, ma in questo momento, in quelle zone, c’è bisogno di assistenza alle persone che risultano sfollate. Oggi comunque la risposta della macchina regionale della Protezione civile e dei nostri volontari è stata certamente soddisfacente”. “Quello che è avvenuto questa notte nel Centro Italia – ha concluso l’assessore regionale alla Protezione Civile – testimonia dell’importanza di un sistema di protezione civile attivo sempre, h.24, e non solo durante le allerte, come abbiamo già previsto per la nostra sala operativa, in quanto il mondo della Protezione civile non rispetta gli orari classici di lavoro”.

 

c.s.

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