Lo studio fotografico Overpass di Alessandro Gimelli compie cinque anni di attività e il suo fondatore, dopo aver dedicato l’estate a organizzare un ciclo di eventi per celebrare questa ricorrenza, prepara un vero e proprio “Gran Finale” dei festeggiamenti per la serata di martedì 23, proprio nello studio a Loano.
Spiega Gimelli: “Overpass è qualcosa di più di un semplice laboratorio di fotografia. Negli anni è diventato un vero e proprio salotto d’arte. Da qui sono passati musicisti, poeti, artisti di ogni sorta”. La serata del 23 avrà un tema: si chiamerà “Le persone” e, per questo motivo, chi lo desidera tra il pubblico presente potrà essere ritratto da Gimelli stesso.
Ma “persone” significa anche, e soprattutto, associazioni di persone. E siccome il fotografo loanese in questi anni ha lavorato tanto a stretto contatto con il mondo del volontariato, ha voluto invitare per la sua serata alcuni rappresentanti di tutte quelle associazioni che, nel tempo, hanno incrociato il loro cammino con Overpass.
Sarà quindi presente il Telefono Antiviolenza sulla Donna di Savona, al quale Gimelli ha spesso donato alcune foto che sono state poi vendute in aste di raccolta fondi; sarà presente Find the Cure, team di assistenza che, nei primi dieci anni dalla sua fondazione, ha già costruito ospedali, scuole, mense e altre infrastrutture in India, Africa e Centro America, per il quale Gimelli ha realizzato il calendario 2016 (ed è ora al lavoro per quello del 2017); sarà presente SPIA (Sentieri di Psicologia Integrata Applicata) che parlerà del suo impegno nel combattere l’azzardopatia (o “demone del gioco”); sarà presente l’ADSO (Associazione Down Savona ONLUS), per la quale Gimelli ha realizzato il calendario; sarà presente l’associazione Sacra Famiglia, che ha preso in gestione la storica casa di cura “Presentazione” di Loano per trasformarla in un centro di assistenza per persone disabili e/o problematiche e che in quest’occasione presenterà un libro dedicato all’autismo.
“Non mi interessa che questa festa diventi una mia personale autocelebrazione. Al contrario, voglio che sia un’occasione in più per far conoscere l’operato di chi ogni giorno si impegna nel volontariato e per promuovere queste associazioni”, spiega Gimelli.