Lo cercano i disperati volontari della Protezione Animali savonese; oltre ai circa 15 animali selvatici feriti, malati o in difficoltà che raccolgono in questi mesi estivi, da soli, senza aiuto dalla Regione e con scarsissimo sostegno anche dagli animalisti, sono ora alle prese con l’infezione che attacca i volatili che vivono alle foci dei torrenti in secca.
E’ il botulino, che si sviluppa nei corpi in putrefazione di pesci ed altri animali negli stagni surriscaldati e che, attraverso un complesso ciclo biologico, avvelena soprattutto i germani reali ma anche colombi e gabbiani.
I volontari dell’ENPA hanno già raccolto una decina di animali gravemente intossicati alle foci del Letimbro a Savona e del Segno a Vado Ligure ma, soprattutto, del Sansobbia nelle Albissole, dove sono già morti diversi germani reali (nella foto) e colombi. Nessun pericolo sussiste per le persone.
Le cure sono complesse e costose ma i volontari non le lesinano agli animali ricoverati, anche se le casse dell’associazione, che non riceve alcun contributo pubblico, sono sistematicamente vuote.
L’infezione può rapidamente regredire con il raffreddamento ed il reintegro delle acque dei bacini costieri, che solo una discreta pioggia potrebbe realizzare. Ma con la siccità dovuta ai cambiamenti climatici in corso servirebbe una danza della pioggia; o più modernamente l’intervento di un mezzo meccanico comunale, come già avvenuto a Savona, per movimentare e risagomare gli stagni, operazione che l’ENPA chiederà, se non pioverà, ai comuni di Albissola Marina ed Albisola Superiore.