Consiglio comunale di fuoco quello di ieri ad Alassio iniziato con l’espulsione dei consiglieri di minoranza Galtieri e Olivieri che, seppur rimanendo in aula non hanno potuto prendere parte alla seduta consigliare.
Tale decisione presa dal Presidente del Consiglio supportata dal Sindaco è stata presa dopo alcuni richiami verbali che non sono riusciti a sedare gli animi della minoranza che oggi spiega il “retroscena” di quanto avvenuto.
“Anche oggi con un Consiglio Comunale degno di un sistema dittatoriale di una repubblica centroafricana, la minoranza ha visto e vissuto l'ennesimo abuso di potere di questa amministrazione Canepa.” Afferma Galtieri
Per capire il perché spiega Galtieri in una lettera aperta agli organi di stampa
“Fatti :
in data 4 luglio viene richiesta dalle minoranze consiliari la convocazione del Consiglio Comunale per discutere i punti da Noi depositati da oltre un mese;
in data 20luglio la Presidente del consiglio convoca per oggi 24 luglio la riunione del Consiglio Comunale;
in data 22 luglio invio a mezzo Pec certificata la diffida qui sotto
riportata....
Vista
la convocazione in oggetto, protocollo n° 469 del 20 Luglio 2016;
Visto
l’art. 38 comma 7 del decreto legislativo n° 267 del 2000 recita: ”le sedute del consiglio e delle commissioni si tengono preferibilmente in un arco temporale non coincidente con l’orario di lavoro dei partecipanti ”
(D.L.13 agosto 2011 n.138 convertito con Legge 14 settembre 2011 n.148);
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Visto
il mancato rispetto anche dell'art. 39 comma 2 del Tuel che recita come segue: “
2.
Il presidente del consiglio comunale o provinciale è tenuto a riunire il consiglio, in un termi ne non superiore ai venti giorni,quando lo richiedano un quinto dei consiglieri, o il sindaco o il presidente della provincia, inserendo all'Ordine del giorno le questioni richieste;
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Visto
che la richiesta di convocazione protocollata in data 04 luglio 2016 non ha avuto il rispetto dei tempi previsti;
CONSIDERATO
che queste gravi inadempienze su richiamate, possono compromettere la partecipazione dei Consiglieri alle attività istituzionali dell’Ente e comunque ne ledono i diritti, con la presente,
INVITA e DIFFIDA
il Presidente del Consiglio Comunale di Alassio a voler adempiere a quanto previsto dalla Legge e da l regolamento, essendo tenuto a preventivamente incontrare i Capigruppo consiliari per trovare una data condivisa.
Regolamento Comunale di Alassio - art. 8 - Compiti e poteri del Presidente
1.
Il Presidente, nell'esercizio delle sue funzioni, è organo di garanzia posto a salvaguardia delle prerogative del Consiglio e dei singoli Consiglieri. Si ispiraa criteri di imparzialità e neutralità e gode di una rappresentatività istituzionale ricollegabile ad un rapporto di fiducia dell'intero consiglio che lo ha eletto.
In attesa di un riscontro e a disposizione per ogni utile e costruttivo confronto per risolvere pacatamente la questione, invio i migliori saluti
A fronte di questa mia richiesta ricevo la seguente risposta dal Presidente del Consiglio in data 25 luglio 2016 :
“Rilevo la sua ricorrente richiesta di convocazione del consiglio” in un arco temporale non coincidente con l'orario di lavoro dei partecipanti”, e le evidenzio che le riunioni consigliare al mattino rispondono anche a questa esigenza.
Infatti siamo amministratori di una città turistica, pertanto l'orario di lavoro della maggior parte dei consiglieri, soprattutto nel periodo estivo, coinvolge l'intero arco della giornata .
Senza tenere conto degli impegni istituzionali che sovente ci coinvolgono nelle ore serali.
Inoltre come detto più volte, la soluzione dei consigli in orario di apertura degli uffici, consente di avere a disposizione tutto il personale e poter così garantire ogni utile informazione per il dibattito consigliare, nonché la necessaria presenza del personale addetto al Consiglio senza oneri aggiuntivi per spese straordinario .
La convocazione del Consiglio è avvenuta nei 20 gg dalla vostra richiesta. In ogni caso, le scadenze di legge previste per assestamento ed equilibri di bilancio ( termine del 31/7) da contemperare con il connesso lavoro degli uffici, hanno suggerito per oggettive ragioni di economia organizzativa, di riunire il consiglio in un'unica occasione .
Non vi è alcuna norma che impone al presidente del Consiglio di incontrare i capigruppo per trovare una data condivisa per riunire il consiglio .”
Così il Presidente con risposta totalmente evasiva sulle norme di legge richiamate ha liquidato l'argomento.
Ora, poiché in Italia ho visto ministri acquisire alloggi a loro insaputa, primi ministri cedere tratti di mare Italiano alla Francia a nostra insaputa, ammetto che sono stato colto dal dubbio che a mia insaputa abbiano modificato la fonte delle leggi, ed ora i regolamenti comunali siano preponderanti sulle leggi Nazionali !
Come dubitare, rammentandomi che in Consiglio abbiamo un Sindaco che ha giurato nelle mani del Prefetto che rispetterà la Costituzione Italiana e le sue leggi, un Segretario Comunale che mai potrebbe avvallare una violazione del TUEL, ed infine un Presidente “super partes” che non mentirebbe, sapendo di mentire .
Così stamane fiducioso (ahimè) di vivere in uno Stato di diritto chiedo ripetutamente rassicurazioni sulla modifica eventuale del prevalere ( sempre per il principio delle fonti) del regolamento comunale, in evidente contrasto col TUEL, quale era l'ordine di prevalenza tra regolamento e TUEL .
Le risposte, non pervenute, per chi vuole sentirle sono disponibili in streaming se non sono state già “censurate”.
La valutazione delle menzogne argomentate dal Presidente del Consiglio nella sua risposta, le lascio a chi ha come me un minimo di conoscenza della macchina amministrativa.